Locarnese

Inaugurata a Tenero la prima Bottega del territorio

Al campeggio 'Campofelice' è stato aperto un bancone del Centro di competenze agroalimentari con tutti prodotti nostrani da presentare ai turisti

Le mensole del bancone sono tutte in castagno ticinese e si possono trovare alcuni inserti in marmo di Arzo
1 luglio 2019
|

Nei giorni scorsi è stata allestita al campeggio Campofelice di Tenero la prima Bottega del territorio ticinese, un progetto sviluppato dal Centro di Competenze Agroalimentari Ticino (Ccat) che mira a valorizzare e promuovere i prodotti ticinesi e a Marchio Ticino regio.garantie. Dopo la prima rete agroalimentare virtuale 'ticinoate.ch' (che presenta i frutti del Ticino), ora il Ccat sta sviluppando una vera e propria rete fisica tramite l’allestimento di botteghe che siano facilmente riconoscibili grazie alla loro comune identità. "La collaborazione con il Campeggio Campofelice – si legge nella nota del Ccat – permette di presentare ai turisti che soggiornano nella struttura il vasto assortimento agroalimentare ticinese".

Ticinoate.ch: piccoli e medi produttori in rete

Con la creazione della piattaforma ticinoate.ch il Ccat intende mettere in rete i piccoli e medi produttori, così come le diverse tipologie di punti vendita di prodotti dell’agroalimentare ticinese: la vendita diretta in fattoria, i negozietti di paese, le mense scolastiche e i siti di e-commerce che propongono soprattutto prodotti regionali. Sempre nell’ottica di questo progetto, il Ccat sta valutando la fattibilità di impiegare dei distributori automatici nei punti strategici del cantone, che permetteranno l’erogazione di prodotti freschi a, quasi, km 0. 

Turismo enogastronomico

"Il settore del turismo rappresenta un partner importante per il Ccat – si afferma nel comunicato  – in quanto l’enogastronomia è una delle ragioni rilevanti nella scelta di una località turistica: da qui la decisione strategica per cui l’anno scorso è stata rinnovata la veste grafica del Marchio Ticino". Lo sviluppo della Bottega, così come la realizzazione dei singoli moduli, sono stati eseguiti da uno studio di architettura locale (lo studio che ha concepito la Casa del Vino di Morbio Inferiore), rispettivamente da artigiani ticinesi. Anche nella scelta delle materie prime si è voluto favorire il territorio, infatti le mensole sono tutte in Castagno ticinese e si possono trovare alcuni inserti in marmo di Arzo nella struttura del bancone.