Bellinzonese

Sono spuntate 24 colonne di ricarica per l'e-bike

Prima ticinese nel Bellinzonese e Alto Ticino, dove si punta su una vasta fetta di turisti che esplorano il territorio con la pedalata assistita

Ti-Press/Crinari
27 settembre 2018
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Chi viaggia munito di bicicletta sa bene quanto sia utile trovare informazioni e servizi sul territorio che si è in procinto di visitare cercandole direttamente su internet. D’ora in avanti questo compito è facilitato ai visitatori del Bellinzonese e Alto Ticino, che sul sito di Ticino Turismo hanno a disposizione la nuova sezione “Itinerari in e-bike”, una raccolta di quattro percorsi adatti a Mtb e bici da strada con pedalata assistita lungo Leventina, Riviera e Bellinzonese, Valle di Blenio e Val Morobbia.

La particolarità? Oltre a immagini e informazioni tecniche, anche una mappa interattiva che mostra dove sono situati i luoghi d’interesse, ristoranti, Bike Stop dove trovare servizi utili ai cicloamatori, negozi di noleggio e la novità inaugurata ieri: le 24 stazioni di ricarica per bici elettriche attualmente in fase di posa in questa regione. Una prima a livello ticinese con un potenziale di espansione della rete anche nel resto del Cantone, come sottolineato dal direttore dell’Ente regionale per lo sviluppo Bellinzonese e Alto Ticino (Ers-Bv) Raffaele De Rosa. L’idea dell’ente prende spunto da un’iniziativa simile messa in pratica circa un anno fa nella Surselva, che si estende ora anche grazie alla rete in fase di sviluppo nel Canton Uri.

La possibilità di continuare il percorso verso sud si è concretizzata grazie alla collaborazione dell’Organizzazione turistica regionale (Otr) Bellinzona e Alto Ticino, alla promozione fornita dall’Agenzia turistica ticinese, alla consulenza tecnica di Enertì Sa e al sostegno di diversi partner. Tra questi, un sostegno concreto è stato dato da BancaStato e dal Tcs Gruppo Bellinzonese e valli (30mila franchi l’uno), nonché dai Comuni che hanno acconsentito ad installare e gestire sul proprio territorio una o più colonnine di ricarica (dal costo di circa 10mila franchi l’una), in punti strategici dei percorsi (prima di un dislivello importante, vicino a punti d’interesse e di ristoro).

In Ticino un terzo dei bike hotel svizzeri

Anche se del servizio potranno usufruire pure i residenti, l’intento del progetto è di dare un’ulteriore spinta al turismo sulle due ruote. In Ticino, ha sottolineato il direttore dell’Agenzia turistica ticinese Elia Frapolli, sono già presenti 32 strutture ricettive amiche dei ciclisti, circa un terzo delle 90 presenti in Svizzera. Una di queste, il Bed & Bike Tremola di Airolo, aveva già provveduto alcuni mesi fa a installare una colonna di ricarica. Segno di sempre maggiore interesse e impegno anche da parte degli imprenditori. D’altronde, come ha ricordato il direttore Otr Juri Clericetti, il potenziale della bici elettrica è alto poiché permette anche a chi non ha doti da atleta di saltare in sella e scoprire il territorio, ampliando così il target di possibili pernottamenti nella regione. La parola d’ordine, secondo Clericetti, è sinergia tra i vari partner, comprese le stazioni di risalita.

Presente all’inaugurazione avvenuta ieri alla colonnina posata in centro città, nei pressi dell’Hotel Unione, anche il municipale di Bellinzona Simone Gianini, che ha ricordato il 2018 come l’anno clou per il ciclismo nella Turrita, avendo la capitale ospitato l’arrivo del Tour de Suisse. La rete di stazioni di ricarica – di cui cinque posate nella Città di Bellinzona – racchiude i tre pilastri necessari per favorire la mobilità lenta, ha sottolineato il capodicastero Territorio e mobilità. Ovvero miglioramenti infrastrutturali, servizi dedicati e promozione idonea.