Locarnese

Cleto Ferrari: 'Un'offerta bike-sharing per risollevare il Gambarogno'

Il servizio proposto, nelle previsioni del granconsigliere, gioverebbe alle residenze secondarie, alla ristorazione e porterebbe a nuove sinergie con il Tilo

15 febbraio 2019
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Strutturare in tempi brevi un'offerta di bike sharing che possa collegare le stazioni di Magadino, S.Nazzaro, Gerra, S.Abbondio e Vira. È quanto chiede Cleto Ferrari, deputato in Gran Consiglio, rimarcando quella che definisce una forte penalizzazione per il Gambarogno derivata dal PaLoc3. Il servizio proposto, nelle previsioni di Ferrari, contribuirebbe a risollevare la ristorazione e a nuove sinergie con l'utilizzo del Tilo. Il tutto è contenuto in una lettera qui riportata integralmente:

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Il Gambarogno a lago è stato fortemente penalizzato dal PaLoc3. Il previsto percorso per la mobilità lenta dal costo di massima di circa 10 milioni di franchi che collegava Dirinella e Vira a S.Nazzaro, elaborato e approfondito da più anni, che giungeva con tutti i carismi in fase di realizzazione nel Paloc3 (2019-2023) all’ultimo minuto, su richiesta del Cantone e con l’avvallo di Municipio e CIT è stato sostituito da una improvvisata passerella sulle Bolle di Magadino anch’essa dal costo di circa 10 milioni di franchi. Questa passerella non sufficientemente studiata e troppo vicina al collegamento già esistente sul ponte a Quartino è stata però bocciata dagli Uffici federali. Pertanto, il Gambarogno a lago è rimasto senza pista ciclabile e senza passerella sul fiume Ticino. Per fortuna che almeno il nodo intermodale di S.Nazzaro che permetterà di collegare mobilità pubblica, collina e Navigazione verso Locarno e Ascona è stato accolto, altrimenti la zona a lago non avrebbe ricevuto niente da questo importante strumento di finanziamento di opere strutturali legate allo sviluppo sostenibile.

Anche le opportunità legate ad AlpTransit al momento sono poco sfruttate. Il Gambarogno a lago presenta una grande potenzialità turistica e residenziale da troppi decenni trascurata. La presenza di residenze secondarie arriva all’80% e per un breve periodo estivo dell’anno gli abitanti si decuplicano. Creare offerte di mobilità interessanti potrebbe portare a prolungare la stagione turistica e sicuramente qualcuno, con i rapidi tempi di percorrenza con il nord della Svizzera, anche a risiedere.

Nonostante le scelte sciagurate fatte con il Paloc 3 cerchiamo di fare buon viso a cattiva sorte e guardare avanti. L’anno scorso, sempre nell’ambito del Paloc, il Comune ha aperto varie postazioni di bike sharing a Contone e a Quartino sino al centro sportivo di Magadino. Questo tipo di offerta è rivolto ai residenti che di solito sono già molto organizzati a livello di mobilità. Offre sicuramente altrettante se non maggiore potenzialità di utilizzo l’estensione di questo tipo di offerta nelle zone a lago, vista l’elevata densità di residenze secondarie e vista la presenza del lago. Obiettivo è estendere la  rete di collegamenti Tilo, bus e navigazione con la collina attraverso il bike sharing. Un’offerta di mobilità capillare. Ricordo, come ben descritto nel messaggio municipale 165, che il tipo di bicicletta scelta è ideale per i collegamenti in collina e Contone e Magadino centro sportivo sono in prevalenza in pianura.

Con queste premesse chiedo al Municipio: è possibile strutturare in tempi brevi un’offerta bike sharing che vada a collegare le Stazioni di Magadino, S.Nazzaro, Gerra e S.Abbondio e il nucleo di Vira con i nuclei della collina? Si tratta di una decina di postazioni; non si ritiene che una tale offerta rivolta in particolare alle numerose residenze secondarie presenti potrebbe portare anche importanti ricadute alla regione in particolare anche ai servizi legati alla ristorazione piuttosto in difficoltà? Non si ritiene che una tale offerta possa essere nell’ottica di trasformare i famosi letti freddi in letti tiepidi o caldi? Non si ritiene che con una tale offerta si potrebbe portare ad una crescita concreta dell’utilizzo di Tilo e non solo a studi per favorire l’utilizzo di Tilo, vitale per il Gambarogno?

Per Gambarogno, Cleto Ferrari