Nata e cresciuta nella Città Vecchia, si deve a lei il primo congresso di sessuologia tenutosi in Svizzera. Il ricordo nelle parole della figlia Sara
Si è spenta Linda Rossi, psicologa e psicoterapeuta. Aveva 71 anni ed era ammalata di Sla. Dal settembre del 2003 la sua rubrica “Amore & sesso” era divenuta un appuntamento fisso sul ‘Caffè’. «I primi segnali erano emersi nell’estate del 2016» racconta la figlia Sara alla ‘Regione’, riassumendo la storia della madre, nata a cresciuta nella Città Vecchia di Locarno, dove il padre Franco Suini gestiva la bottega di alimentari “Suini”, la più antica della città (100 anni da poco). «Possiamo dire che è stata la prima sessuologa» continua Sara. «Fin da piccola sentiva di voler lavorare nel sociale». Dopo il Liceo Scientifico a Lugano, Rossi si era iscritta alla facoltà di Psicologia di Ginevra, vivendo anche il fermento politico del ’68 «e il papà, per questo motivo, non volle più mantenerla».
Lasciata l’università con una semi-licenza, innamorata di Martino Rossi, con il quale convolò a nozze, «aveva cominciato a lavorare nel campo del sostegno pedagogico e nella psicomotricità, poi come psicomotricista nelle scuole di Molino Nuovo fino alla fine degli anni ’80». Una volta separatasi era tornata a Ginevra per finire gli studi, ottenendo il diploma. «Si innamorò di un professore di psicologia – prosegue la figlia – e alla fine degli anni ’80 ci trasferimmo a Ginevra. Le offrirono lavoro come sessuologa, e all’inizio era spaventata». Specializzatasi in Sessuologia clinica e formatasi all'approccio sessocorporeo con il suo inventore, Jean-Yves Desjardins, Rossi tornò a Lugano 10 anni dopo, aprendo il suo studio. Di lei si ricorda anche il primo congresso internazionale di sessuologia tenutosi in Svizzera, nel 2007 al Palacongressi.