Per gli ecologisti il progetto resta almeno 'controverso'. I paletti imposti al Dipartimento del territorio riguardano soprattutto accessi giornalieri e mobilità
Il progetto rimane controverso”. Parte da questo assunto la sintesi delle osservazioni inviate dai Verdi al Dipartimento del territorio nell’ambito della consultazione sulla modifica del piano cantonale dei sentieri escursionistici per realizzare la passerella galleggiante sul Verbano. Un progetto che per gli ecologisti rimane “controverso, visto che si focalizza su un turismo di massa lontano dai valori del movimento”. Il ‘sì’ all’opera, dunque, resta condizionata a una serie di condizioni, riguardanti principalmente la mobilità e il numero massimo di entrate giornaliere. E tutto questo “al di là della questione paesaggistica che rimane personale oltre che nella fattispecie reversibile”.
Queste le condizioni. Per i Verdi, il numero di accessi massimi giornalieri “non deve oltrepassare le 5mila unità per la passerella e 700-1’000 per le isole”. La cifra di 20'000 persone al giorno presente nel documento tecnico è pertanto “assolutamente inacettabile!”. In ambito trasporti, “almeno l’80-90% degli spostamenti per raggiungere la passerella andranno fatti con i mezzi pubblici o la mobilità lenta”. Il biglietto d’entrata “deve contenere il costo del trasporto pubblico (biglietto combinato, idealmente da tutta la Svizzera e dalla Lombardia con un prezzo unico)”.
In tema di parcheggi, quelli aggiuntivi “vanno ridotti di 1/3 e il costo deve essere aggiuntivo a quello del biglietto d’entrata che già include il mezzo pubblico”. Il parcheggio ad Ascona (ex aeroporto) “va abbandonato o riservato solo per i torpedoni”. S’impone che i battelli navetta debbano collegare “anche località italiane e di evitare di caricare ulteriormente le arterie stradali di Gambarogno e Brissago”, risparmiando così i centri abitati. La linea bus 1 che collega la stazione Ffs di Locarno e Ascona “va potenziata massicciamente o affiancata da una linea shuttle in contemporanea con tutti gli arrivi dei treni alla stazione di Locarno”. Si chiede, ancora, l’incremento dei treni che raggiungono Locarno, “sia verso sud (Ceneri, Lugano, Luino) che verso nord (Gottardo, Centovallina)”. L’incremento d’afflusso, visti i tassi d’occupazione odierni, chiama questo potenziamento.
I Verdi si concentrano anche sulla propulsione dei battelli della logistica, della ristorazione e degli shuttle, che dovrà essere elettrica. Il CO2 emesso sarà da compensarsi tramite My-climate; la corrente dovrà essere “rinnovabile certificata (idealmente naturmade-star)”; i rifiuti generati andranno riciclati e separati (stoviglie multiuso con deposito o 100% biodegradabili su corto periodo). Nella ristorazione, si acquistino di prodotti locali, bio e di stagione e il ritiro totale del pescato giornaliero locale. Si rispettino, infine, le linee guida cantonali e dalla norma SIA 491 sull’inquinamento luminoso devono essere rispettate, ovvero “nessuna luce verso l'alto, e illuminare solo dove necessario”.