Abbassare il tasso al 70% ‘significherebbe una riduzione del gettito fiscale di circa 530mila franchi’. I cittadini si esprimeranno il 13 aprile
"Una diminuzione del tasso fiscale di per esempio 17 punti (al 70%) significherebbe una riduzione del 19,5% delle entrate, pari a circa 530mila franchi per anno". Tenendo conto che "il Comune di Mesocco nel prossimo futuro deve affrontare una serie di investimenti che richiedono entrate fiscali adeguate", il Consiglio comunale raccomanda quindi di respingere alle urne il prossimo 13 aprile il referendum ‘Più soldi alla gente. Giù le imposte’ lanciato da Angelo Ciocco, Fausto a Marca (fondatore della Lega dei mesolcinesi) e Devis a Marca (già municipale). Referendum che in sostanza chiede di abbassare il moltiplicatore proprio al 70% già a partire da quest'anno: si tratterebbe di "un tasso più adeguato con gli attuali costi della vita", sostengono i promotori.
In un messaggio il legislativo precisa innanzitutto che sulla scheda di voto si chiederà ai cittadini se vogliono rendere definitiva la decisione presa lo scorso dicembre all’unanimità dal Consiglio comunale di fissare il tasso fiscale dell’imposta comunale 2025 all’87% dell’imposta cantonale semplice, che garantirebbe un gettito di circa 2,7 milioni di franchi. Decisione contro la quale è stato lanciato il referendum che ha raccolto 101 firme (ne bastavano 80). In caso di ‘no’ il moltiplicatore non scenderà automaticamente al 70%: starà al legislativo decidere nuovamente sulla fissazione del tasso fiscale per l’anno in corso.
Oltre a ritenere che "un tasso fiscale dell’87% è al di sotto della media per i Comuni del Cantone dei Grigioni, a dimostrazione che l’imposizione attuale non è sproporzionata", il Consiglio comunale ricorda "gli importanti investimenti" che il Comune ha in previsione. Come il ripristino dei danni dell’alluvione del giugno 2024, la ristrutturazione del comparto stazione della Bellinzona-Mesocco, l’ampliamento delle scuole comunali, l’ammodernamento della casa anziani di Circolo, il rafforzamento dell’offerta turistica, la realizzazione di nuove abitazioni primarie a pigione moderata a San Bernardino e altri progetti. In sostanza, al momento, il legislativo non ritiene opportuno intervenire sul tasso fiscale. E questo da un lato per "non paralizzare il potenziale di investimento" del Comune. Investimenti che porteranno "benessere e solide prospettive socio-economiche per la nostra popolazione e in particolare per la nostra gioventù". In ogni caso non si esclude che nei prossimi anni si potrà "entrare nel merito di una graduale riduzione della pressione fiscale".