Grigioni

Costo elettricità 2024: il Moesano sfonda il tetto dei 40 cts

Elcom indica un incremento medio del 10% dopo la stangata 2023. Messe peggio le cinque località servite dalla Ses: pagheranno il doppio rispetto al 2022

(Ti-Press)
5 settembre 2023
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Nel Moesano sarà chiaramente percepita anche l’anno prossimo l’onda lunga della stangata elettrica subita nel 2023 con un rincaro che in alcune località (non tutte) aveva raggiunto il 70% nelle bollette emesse a partire da questo gennaio da una parte delle otto aziende di distribuzione attive nei dodici Comuni. Per l’anno prossimo – come si evince dai dati 2024 pubblicati oggi dalla Commissione federale dell’energia elettrica, Elcom – il balzello va dall’1% di Mesocco al +24% di Calanca e Rossa. I dati che pubblichiamo oggi si riferiscono alla categoria ‘Famiglie H4’, corrispondente a un appartamento medio con un consumo annuo di circa 4’500 kWh.

Oltre Bernina si sorride

Se l’incremento medio si assesta al di sotto del 10% – contro il 20% del Ticino – balzano invece subito all’occhio le situazioni di cinque Comuni che sfonderanno il tetto dei 40 centesimi al kilowattora, risultando i più elevati della Svizzera italiana. Tutti e cinque peraltro serviti dalla Società elettrica sopracenerina (Ses) che nel comprensorio ticinese di riferimento applicherà invece una tariffa inferiore, pari a 35,91 cts/kWh, che risulterà essere comunque la più alta del Ticino. Nulla a che vedere con le due regioni d’Oltre Bernina: l’Azienda elettrica comunale di Brusio applicherà 12,48 cts/kWh (sono 10,99 quest’anno), l’Azienda elettrica di Bregaglia ne chiederà 15,9 (contro gli attuali 14,31) e l’Impresa elettrica comunale di Poschiavo 21,56 contro gli odierni 17,82. Cifre che rappresentano circa un terzo o la metà rispetto al meno fortunato Moesano.

Le più salate

Qui le fatture più salate saranno emesse a San Vittore e Castaneda che di centesimi al kilowattora dovranno sborsarne 41,08, ossia 3,81 in più di quest’anno (+10,25%). Poco più sotto, a quota 40,08 cts/kWh, ci saranno Roveredo e Santa Maria (entrambi +3,82 cts = +10,5%) e la frazione gronese di Grono (+2,82 cts = +7,57%). Un po’ meglio Cama, frazione di Grono però servita dalla locale Azienda elettrica con 38,83 cts/kWh (+2,7 cts = +7,5%). Da notare che rispetto al 2022 (19,33 cts/kWh) Cama vedrà raddoppiata la tariffa, mentre quasi raddoppiata Roveredo (22,03), San Vittore, Castaneda e Grono (23,03).

Quelle meno

L’anno prossimo a quota 38,63 cts/kWh vi saranno Rossa e Calanca (+7,59 cts = +24%) entrambi approvvigionati dal Consorzio energia elettrica Calanca. Più sotto, a 31,83 centesimi, ecco Soazza, Lostallo e la frazione gronese di Leggia la cui società di fornitura, la Media Mesolcina energia, applicherà un incremento contenuto di 1,89 cts corrispondente a +6,3%. Infine le situazioni più vantaggiose: le troviamo a Mesocco, servito dalla locale Azienda elettrica comunale che resterà sotto i 30 cts, per la precisione a 29,91 (+1%). Meglio di tutti farà infine Buseno la cui Azienda elettrica incrementerà la tariffa dell’11,7% contenendola però a quota 24,74 cts/kWh.

Tre passaggi aspettando il Tf

Ricordiamo che per quanto riguarda i Comuni serviti dalla Sopracenerina – come detto Roveredo, San Vittore, Castaneda, Santa Maria e la frazione gronese di Grono – la Ses acquista la corrente dall’Unione dei Comuni per l’energia, con sede a Roveredo, che a sua volta si approvvigiona dalla Energia del Moesano Sa, entrambe con sede a Roveredo. Dal canto suo con l'avvento dell'aggregazione il nuovo Comune di Grono aveva deciso di riscattare le linee elettriche della Sopracenerina, così da unificare la distribuzione sotto il cappello della Media Mesolcina Energia che già ora, come detto, serve Lostallo, Soazza e la frazione di Leggia. Contraria a questa soluzione, la Ses ricordiamo si è appellata al Tribunale federale ormai due anni fa.

In Ticino solo Stabio in controtendenza

A sud di Monticello l'aumento medio è del 20%. Ses come detto è la più cara e sale a 34,91 cts/kWh (+19,4%), Amb Bellinzona sale a 27,34 cts (+25%), Ail Lugano a 31,84 cts (+11,6%), Chiasso a 31,99 cts (+25,8%), Mendrisio a 30,91 cts (+21,3%), Massagno-Capriasca a 32,56 cts (+12,8%), Airolo con 24,84 cts (+8,7%) è la meno cara in Ticino, Bedretto sale a 28,16 cts (+15,5%) e Faido a 28,02 cts (+11%). L'unica società di distribuzione che diminuirà il prezzo è quella di Stabio che scende a 26,42 cts (meno 0,2%).

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