Grigioni

Grono attacca la spina: vittoria al Tf sulle linee elettriche

Sopracenerina sconfessata, dovrà venderle al Comune la cui distribuzione all’utenza sarà in futuro gestita da Media Mesolcina Energia

Il sindaco di Grono, Samuele Censi
(Ti-Press)
22 dicembre 2023
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A lungo atteso, è un bel ‘regalo’ quello che il Comune di Grono si ritrova sotto l’albero di Natale. Un sacco di carbone invece per la Società Elettrica Sopracenerina (Ses) con sede a Locarno. Il Tribunale federale (Tf) ne ha infatti respinto il ricorso interposto nel settembre 2021 contro la procedura di riscatto delle sue linee avviata dal Municipio di Grono subito dopo l’aggregazione del gennaio 2017 con gli ex Comuni di Leggia e Verdabbio divenuti frazioni. Aggregazione che aveva coinciso con la necessità – subito fatta valere dalle autorità locali e poi da esse difesa in sede giuridica – di raggruppare in una sola le tre attuali entità di distribuzione della corrente elettrica. Pendente sempre a Losanna anche un secondo ricorso, sempre di Ses, sul quale la Corte suprema elvetica non è nemmeno entrata nel merito.

Tre diverse tariffe nello stesso Comune

Situazione anomala – probabilmente un unicum in Svizzera – che genera disparità di trattamento fra gli utenti del medesimo Comune a causa di tre differenti tariffari essendo la parte di Grono tutt’oggi servita dalla Sopracenerina, la frazione di Verdabbio dall’Azienda elettrica di Cama e la frazione di Leggia dall’azienda intercomunale Media Mesolcina Energia (Mme) che sin dal 2019 distribuisce la corrente anche nei Comuni di Soazza e Lostallo e che mira ad ampliare il servizio al comprensorio aggregato di Grono in un contesto quindi più omogeneo. E anche – questo uno dei punti salienti della vicenda – meno caro per l’utenza. Infatti nel 2024 la Sopracenerina applica a Grono una tariffa media di 40,08 centesimi al kWh (fra le più alte della Svizzera italiana) che peraltro negli ultimi due anni è quasi raddoppiata ammontando nel 2022 ad appena 23,03 cts/kWh. Sempre quest’anno Verdabbio versa 38,84 cts mentre la più favorita delle tre è la frazione di Leggia che con Mme paga 31,84 cts. Da notare che a sua volta anche l’Azienda elettrica di Cama negli ultimi anni ha valutato l’opportunità di confluire in un unico ente della media valle di fronte all’importanza di razionalizzare il servizio; valutazioni che potrebbero ora sbloccarsi in direzione di Mme.

‘Salvaguardare gli interessi della popolazione’

Dal canto suo, come detto, la Sopracenerina si è sempre rifiutata di entrare in materia di una cessione, seppur minima, all’interno del proprio vasto comprensorio e nell’ordine di alcuni milioni di franchi. Il primo rifiuto formale risale al luglio 2019. Grono si era quindi rivolto al Tribunale amministrativo di Coira chiedendo che Ses venisse obbligata a cedere le reti di distribuzione: «Tribunale dal quale nell’estate 2021 abbiamo ottenuto ragione su tutta la linea», ha più volte ricordato negli ultimi due anni di attesa il sindaco Samuele Censi: «Accolte tutte le rivendicazioni locali con una decisione per noi chiara e che non lasciava spazio a interpretazioni. Ma ancora una volta Ses, ritenendo che la ragione fosse dalla sua parte, si era appellata al Tf».

Riscatto nel 2024 e richiesta risarcimento

Il quale Tribunale federale infine l'ha sconfessata: «Si tratta di un’ulteriore conferma – commenta oggi un sindaco raggiante – del buon lavoro svolto dal Municipio di Grono, che da una decina d'anni sta sviluppando una politica energetica lungimirante volta a salvaguardare gli interessi regionali e della popolazione. In definitiva siamo un piccolo Comune che ha difeso la propria tesi al cospetto di una grande azienda, raggiungendo l'obiettivo». Prossimi passi? «Il riscatto delle linee dovrebbe poter avvenire, ci auguriamo, al più tardi entro fine 2024. Inoltre si pone la questione di un eventuale indennizzo per il periodo in cui, con i suoi ricorsi tutti respinti e interposti col chiaro intento di temporeggiare, la Sopracenerina ha continuato a incassare dei bei soldini al posto nostro o di Mme. Valutazioni seguiranno».

Altri Comuni e aziende seguiranno?

Oltre alle tariffe, un punto determinante secondo il Comune di Grono è sempre stato quello dello stato dell’infrastruttura: ritenuta vetusta, necessita di investimenti che nell’ambito di Mme – cui verranno cedute le infrastrutture oggetto di riscatto – potranno essere meglio coordinati sul territorio. Se altri passi analoghi a quelli di Grono seguiranno nei Comuni vicini del Moesano non è dato sapere: Sopracenerina serve anche Castaneda e Santa Maria nella Calanca esterna e, nella bassa Mesolcina, anche Roveredo e San Vittore. Le cui tariffe sono simili a quelle attuali di Grono. “L'integrazione delle reti Ses in Mme non potrà che dare positivi impulsi nel Moesano – commenta oggi il Municipio – coinvolgendo in futuro anche altre aziende elettriche nel progetto”.