Bollette molto più salate in tutti i Comuni della Mesolcina e della Calanca, eccetto a Buseno. Un aumento che ‘colpirà soprattutto le aziende’
«Abbiamo comperato le ultime tranche di elettricità, che completavano i quantitativi già acquistati, in un momento in cui le condizioni del mercato erano proibitive». Damiano Stroppini, direttore di Energia del Moesano, spiega in questo modo il forte aumento previsto per le bollette del 2023 in Mesolcina e Calanca. Ricordiamo che per quanto riguarda i Comuni serviti dalla Società elettrica sopracenerina (Ses) – ovvero Roveredo, San Vittore, Castaneda, Santa Maria e parte del paese di Grono – l’incremento potrà raggiungere il 70%. Ses che acquista la corrente dall’Unione dei Comuni per l’energia che a sua volta si approvvigiona dall’Energia del Moesano. Quest’ultima prevede aumenti anche negli altri comuni della regione che sono serviti da aziende o consorzi comunali o intercomunali: «Eccetto a Buseno (dove per effetto di varie situazioni vi sarà solo un leggero aumento di prezzo), in tutti gli altri comuni si registrerà un forte rincaro», afferma Stroppini a ‘laRegione’. Un aumento che «colpirà soprattutto le aziende» che dovranno quindi decidere se far salire i prezzi per compensare l’incremento dei costi. Insomma, il rischio è che ad esempio il pane diventi più caro.
Ma per il futuro si cambierà strategia? Stroppini dapprima premette che «le modalità di acquisto sono diverse rispetto al Ticino, dove le aziende hanno stipulato contratti a lungo termine con Aet, con lo scopo di valorizzare l’energia prodotta nel cantone. L’energia che compriamo noi, invece, non è legata alla produzione idroelettrica locale, ma è acquistata completamente sul mercato». Fatta questa premessa, il direttore di Energia del Moesano sottolinea che «a febbraio si è tenuta un’assemblea straordinaria (quindi prima del conflitto tra Russia e Ucraina) durante la quale sono state evidenziate criticità nella strategia portata avanti negli anni, considerando la nuova situazione che il mercato stava già vivendo, ovvero un generale rialzo dei prezzi dell’energia. Sono quindi state proposte alcune misure di contenimento delle tariffe, sfruttando alcuni benefici che i Comuni traggono dalla gestione di Energia del Moesano. Ma purtroppo non è stato possibile trovare una soluzione condivisa sulle misure di contenimento. Nei prossimi anni resteremo quindi coerenti con la strategia approvata. In ogni caso ci adopereremo per fare tutto il possibile per trovare le migliori condizioni. E questo anche grazie all’ottima collaborazione con l’Azienda elettrica ticinese».