Grigioni

San Vittore: l’assemblea rimanda tutto indietro (o quasi)

Tutto da rifare sul futuro della pista di ghiaccio con spogliatoi ubicati nel luogo sbagliato da Ustra. La sindaca è ottimista: ‘Una chance per fare meglio’

Ti-Press
25 settembre 2020
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Non una vittoria, né una sconfitta, ma una nuova opportunità. Interpreta così la sindaca di San Vittore Nicoletta Noi-Togni l’esito dell’assemblea comunale svoltasi mercoledì sera. Sono stati diversi i punti all’ordine del giorno che sono stati contestati e rimandati al Municipio per approfondimenti, compresa la richiesta di credito per lo spostamento e completamento degli spogliatoi alla pista di ghiaccio. Alla serata era presente anche l'avvocato Renzo Galfetti, che ha patrocinato il Comune nella disputa che ha poi portato Ustra, il consorzio che ha lavorato al cantiere e altri prestatori d'opera a dover pagare - come precisato dall'avvocato in assemblea - un totale di 330mila franchi di risarcimento per l’errore commesso nell'ubicazione degli spogliatoi, situati troppo vicino alla linea dell'alta tensione.

I due crediti contenuti nel messaggio (360mila franchi per i costi sostenuti finora dal Comune e altri 417mila per completare il progetto) sono stati rimandati indietro all'Esecutivo, che ora dovrà nuovamente chinarsi sul futuro del comparto. Proprio in quest'ottica, la sindaca da noi contattata ritiene che si tratti di una buona buona chance e spiega di vedere la luce in fondo al tunnel. «Innanzitutto abbiamo la possibilità di chiarire meglio la situazione e di spiegarla e farla capire bene ai cittadini. Inoltre si stanno aprendo nuovi scenari, grazie ai funzionari di tre dipartimenti cantonali (dello sport, della sanità e di natura e ambiente) che si stanno chinando in modo serio sul futuro del comparto, una zona che deve essere fruibile per la popolazione. Tra le ipotesi al vaglio del Cantone vi è ad esempio la possibilità di renderla di nuovo balneabile. Vogliamo coinvolgere la popolazione con serate informativi e gruppi di lavoro», sottolinea. 

Strada Lotra: direzione lavori costata oltre il doppio

I cittadini presenti all’assemblea hanno votato anche il Consuntivo 2019 (chiuso con un avanzo di quasi 400mila franchi) che è stato accolto ma con alcune riserve. Due in particolare i punti che non sono stati accettati. Oltre all’aspetto finanziario relativo agli spogliatoi, il secondo riguarda i lavori stradali effettuati su via Lotra, costati circa 490mila franchi (3-4’000 in più rispetto a quanto preventivato). L’inghippo sta nella direzione lavori che ha ricevuto un mandato esterno: invece dei 45mila franchi stimati all’inizio ne ha infine fatturati al Comune 94mila, ovvero oltre il doppio, a causa delle molte più ore di lavoro del previsto. A suscitare malumore è stata la decisione dell’Esecutivo di far assumere al Comune questa maggiore spesa di quasi 50mila franchi invece di ripartirla sui cittadini chiamati a contribuire al credito secondo la Legge sul perimetro. «Il Municipio si è trovato impotente dinanzi al numero di ore fatturate, non è stato possibile contestarle. Abbiamo quindi pensato di ripartire su tutto il Comune la spesa, anche alla luce del fatto che si tratta di una strada usata da molti cittadini», spiega la sindaca. Una proposta che come detto non è però stata accettata in assemblea.

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