Il Municipio ha la ferma volontà di mantenerla sul territorio comunale ma non può assicurare i sette milioni per realizzare la nuova sede
Regna ancora grande incertezza sul futuro della Bibliomedia della Svizzera italiana ubicata a Biasca, che con le sue ampie collezioni di libri promuove la lettura e sostiene le scuole, così come le biblioteche pubbliche. La ricerca di una soluzione, ricordiamo, è data dalla prevista occupazione dell’attuale sede dalla futura nuova scuola dell’infanzia, come messo in conto dal progetto promosso dal Comune per realizzare contenuti scolastici ed educativi nel comparto Bosciorina (i lavori per la prima fase da 31 milioni di franchi sono già cominciati). Progetto che, stando alle comunicazioni ufficiali del Municipio, prevede, nella sua terza fase, anche l’edificazione di una nuova Bibliomedia con un investimento di 7 milioni di franchi. Una mozione interpartitica presentata lo scorso febbraio aveva però chiesto lumi sulla concreta possibilità di realizzazione, e chiedeva di integrare una biblioteca scolastica nelle nuove scuole elementari nel caso in cui la Bibliomedia non sia più prevista nel territorio comunale. Negli scorsi mesi è stata designata una commissione ad hoc per discutere della mozione e del futuro di Bibliomedia. Commissione che mercoledì sera si è incontrata con il sindaco Loris Galbusera e il vicesindaco Roberto Cefis, capodicastero Scuole e cultura. «È stato sicuramente un incontro a mio modo di vedere costruttivo, in cui c’è stata una discussione molto aperta – esordisce Cefis contattato dalla redazione –. È chiaro che bisogna essere estremamente onesti: se da una parte c’è la concreta volontà di tutto il Municipio di mantenere la Bibliomedia a Biasca, dall’altra bisogna prendere atto che gli investimenti importanti previsti dal Comune dettano la necessità di trovare dei contributi esterni alle casse comunali che permettano di edificare anche la nuova Bibliomedia in questa zona». Ancora Cefis: «Dobbiamo fare i conti con la situazione finanziaria del Comune e fare delle valutazioni corrette in tal senso. Bisogna trovare qualcuno che abbia la volontà di investire in questo importante progetto, perché l’ente locale non potrà farcela autonomamente. In questi mesi stiamo avendo degli incontri con la Fondazione Bibliomedia e con il Decs, proprio per cercare di trovare una soluzione. D’altra parte, l’abbiamo detto subito che il Comune da solo non poteva garantire i sette milioni per la nuova sede».
«La commissione ha preso atto della volontà politica di mantenere la Bibliomedia, ma in assenza dei finanziamenti per adesso di concreto c’è poco», dice dal canto suo il primo firmatario della mozione Daniele Dell’Agnola (Plr). «Nell’eventualità che la Bibliomedia vada via da Biasca, avere una scuola da 31 milioni con una biblioteca scolastica di 40 metri quadrati sarebbe inaccettabile. Serve una biblioteca vera e propria che sia anche comunale. A maggior ragione considerato che il comparto Bosciorina sarà una spazio intergenerazionale visto che si prevede anche la realizzazione della nuova casa anziani».