Bellinzonese

‘Che la Bibliomedia rimanga a Biasca’

Se questo servizio non dovesse più essere previsto, una mozione interpartitica chiede di integrarlo nelle nuove scuole elementari del comparto Bosciorina

29 gennaio 2024
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C'è preoccupazione a Biasca per il futuro della Bibliomedia della Svizzera italiana, che con le sue ampie collezioni di libri promuove la lettura e sostiene le scuole, così come le biblioteche pubbliche. Con una mozione interpartitica (primo firmatario Daniele Dell'Agnola, Plr) parecchi Consiglieri comunali chiedono ora di integrare una biblioteca scolastica nelle nuove scuole elementari previste nel comparto Bosciorina, nel caso in cui la Bibliomedia non sia più prevista nel territorio comunale.

Bibliomedia che attualmente si trova proprio nel comparto Bosciorina, in un stabile di proprietà del Cantone. Da quanto è emerso finora, l'intenzione è quella di spostare questo servizio in un nuovo edificio all'interno del comparto (per un investimento di circa 7,5 milioni di franchi), visto che nel luogo dove ha sede attualmente sarà costruita la scuola per l'infanzia. Tuttavia, al momento, non vi è "nessuna decisione politica o formale per poter dichiarare con certezza che si costruirà, come e con quali finanziamenti", si legge nell'atto parlamentare. Al contrario, invece, dei progetti per la nuova scuola elementare e la futura casa per anziani. Progetti per i quali il Consiglio comunale ha già approvato dei crediti: 31 milioni di franchi per la costruzione del primo e 2,5 milioni per la progettazione del secondo.

Tre ipotesi sul tavolo

Di conseguenza "su un futuro spazio bibliotecario ci sono diverse ipotesi". La prima è che la Bibliomedia rimanga nel comparto Bosciorina, continuando "a produrre eventi, offrendo uno spazio d’incontro ricchissimo": se questa "si realizzasse, come auspichiamo, sarebbe interessante che il Municipio studiasse una convenzione con Bibliomedia affinché questa istituzione, grazie a un mandato specifico, possa gestire anche altri eventi utilizzando l’Auditorium o altri spazi comunali", affermano i mozionanti. "Bibliomedia potrà integrarsi nell’istituto scolastico in modo più mirato, sfruttando il Festival con le ali, le proposte di lettura per bimbi in modo ancora più coerente". La seconda possibilità è che il servizio, sia sì realizzato nel comparto, ma "in modo ridimensionato". Nel testo si ricorda che "attualmente Bibliomedia gestisce 160mila volumi e ha sede in uno stabile di 900 m2". La terza "malaugurata ipotesi è che Bibliomedia si allontani da quel luogo o forse da Biasca". Se dovesse avverarsi quest'ultima possibilità, la mozione "invita il Municipio a prevedere una biblioteca scolastica da integrare nell’istituto comunale, per favorire un accesso al libro da parte dei bambini e spazi di lettura adeguati al contesto educativo: spazi nei quali sia possibile una lettura condivisa, una socializzazione legata alle storie, un accesso all’oggetto libro".

Un'alternativa è rappresentata pure dalla futura scuola media

Sempre nel caso in cui la Bibliomedia non dovesse essere edificata nel comparto Bosciorina, la mozione chiede all'esecutivo "di instaurare con il Cantone un dialogo volto a mantenere questa importante fondazione a Biasca, integrandola nella nuova scuola media, edificio che tra pochi mesi sarà già in fase di progettazione". Ricordiamo che alla fine di giugno 2023 il Consiglio comunale aveva approvato la variante di Piano regolatore necessaria per sviluppare il futuro cosiddetto Campus scolastico cantonale in zona Quinta, dove è in particolare previsto proprio il rifacimento dell'attuale Scuola media – con relative infrastrutture sportive (tripla palestra e piscina coperta) – e l'ampliamento del Centro professionale tecnico che ospita la Scuola professionale artigianale e industriale (Spai) e la Scuola d'arti e mestieri della sartoria (Sams). Secondo i mozionanti, tra gli aspetti rilevanti di questa possibile collocazione, vi è il fatto "che una sala conferenze è già integrata nel progetto cantonale". Inoltre, nelle attuali biblioteche della Spai e della Scuola media sono "impiegati due professionisti a metà tempo in un contesto affine agli scopi di Bibliomedia".

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