Bellinzonese

‘Quello sulla birra non era un divieto ma una raccomandazione’

Il Municipio di Bellinzona chiarisce il senso del testo inviato agli esercenti affinché evitassero le spine su suolo pubblico durante Perbacco

Che sia uva o luppolo, l’importante è il successo dell’evento
(Ti-Press)
25 settembre 2024
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Non era un divieto ma una “raccomandazione rivolta agli esercenti con l'obiettivo di preservare lo spirito dell’evento, focalizzato sulla promozione e degustazione dei prodotti vitivinicoli ticinesi”. Così il Municipio risponde all'interpellanza dell'Mps che reclamava per un presunto divieto comunicato a bar e ristoranti di posizionare all'esterno spine per la birra durante la festa della vendemmia Perbacco tenutasi dal 5 all'8 settembre nel centro cittadino. L'esecutivo sottolinea di aver agito “nell’ambito delle proprie competenze”. Ricorda inoltre che l'appello “è una prassi da alcuni anni” e che “si limita a dare indicazioni sull’utilizzo del suolo pubblico”. La vendita di birra e altri alcolici “non è vietata e non potrebbe esserlo, ma andrebbe effettuata possibilmente all’interno dei locali”. Quanto alla critica secondo cui tali atteggiamenti potrebbero suscitare nei commercianti, già alle prese con un'evoluzione critica degli affari, ulteriore scoraggiamento e frustrazione, il Municipio è convinto del contrario: “Un evento come Perbacco (e come altri organizzati in città col sostegno anche importante dell’ente pubblico) rappresenta un sostegno per le attività commerciali, e in particolare per gli esercizi pubblici, che dovrebbero capirne lo spirito favorendone lo sviluppo. Dall’arrivo a Bellinzona di migliaia di persone nell’arco di quattro giorni traggono beneficio tutti, non solo o non tanto gli organizzatori di Perbacco”.

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