I lavori di Amb e Aet nel comparto Boschetti tra Sementina e Gudo sono indispensabili per sbloccare la fase realizzativa delle opere fluviali
Nell’ambito della seconda tappa del progetto di rinaturazione e sistemazione idraulica del fiume Ticino sul territorio di Bellinzona denominato Parco fluviale (allargamento e cambiamento della morfologia del letto del fiume nel comparto Boschetti tra Sementina e Gudo), a partire da luglio l’Azienda multiservizi Bellinzona (Amb) e l’Azienda elettrica ticinese (Aet) daranno inizio all'operazione che prevede l'interramento delle rispettive linee elettriche nel comparto. Si tratta di un "intervento indispensabile per sbloccare la fase realizzativa delle opere fluviali", si legge in un comunicato. Nell'area in questione è infatti prevista la realizzazione di una nuova pozza multifunzionale nei pressi del Centro sportivo di Sementina e un ponte faunistico sopra la strada cantonale che affianca il comparto, oltre alla rinaturazione dei riali nel settore Progero a Gudo.
Concretamente i lavori di Amb e Aet prevedono dapprima "percorsi alternativi interrati per gli elettrodotti, al di fuori del perimetro di scavo del progetto fluviale. Più precisamente durante l'estate è previsto l’avvio della prima fase dei lavori che consiste "nello scavo e posa di un bauletto portacavi interrato lungo la sponda sinistra del fiume Ticino, a margine della strada ai piedi dell’argine insommergibile sul territorio di Giubiasco. Parallelamente, a Sementina verranno posati ulteriori bauletti portacavi lungo le strade secondarie del quartiere". Il prossimo autunno si procederà poi "con una perforazione teleguidata per permettere il collegamento in cavo tra le due sponde, passando al di sotto del fiume Ticino all’altezza del viadotto autostradale". Lo smantellamento delle linee aeree, in conflitto con le opere fluviali, sarà "reso possibile dal completamento delle connessioni elettromeccaniche e dalla messa in servizio degli elettrodotti interrati sostitutivi entro l’estate 2025" e verrà quindi "ultimato per la fine dell’anno prossimo".
Nel frattempo – prosegue la nota – "sono in corso i rilievi per il controllo dell’efficacia delle sistemazioni idrauliche e rinaturazione del fiume Ticino ante operam". E questo dopo che a dicembre 2023 l’Ufficio federale dell’ambiente ha confermato l’impegno nei confronti del Canton Ticino e verso la committenza – il Consorzio correzione Fiume Ticino con il cofinanziamento della Città di Bellinzona – a versare un contributo importante, nella misura dell’80%, al finanziamento dei costi di progettazione ed esecuzione delle opere. Il costo totale di questa seconda tappa del Parco fluviale ammonta circa a 51 milioni di franchi. Tappa che segue quella nel settore Torretta a Bellinzona e che precede quella in zona Saleggina per un investimento totale di circa 80 milioni.