Il 12 giugno i due legislativi si esprimeranno sull’aggregazione. In 57 pagine i punti forti della Commissione di studio: famiglia, servizi e lavoro
Moltiplicatore d’imposta al 90%, sede politica e amministrativa a Quinto e Ufficio tecnico unificato a Prato Leventina dove offrire anche servizi su appuntamento, posto di lavoro e attuale salario garantiti al personale comunale, uno ‘sportello a domicilio’ per raggiungere le persone con difficoltà di spostamento, ottimizzazione dei servizi pubblici esistenti offrendo un ventaglio completo e di qualità, Municipio di cinque membri e Consiglio comunale di 21, due circondari elettorali ma nessuna commissione di quartiere vista la vicinanza della popolazione alle istituzioni locali, mantenimento delle attuali sedi scolastiche, nuovi incentivi alle famiglie per migliorare la qualità di vita e favorire l’insediamento, mantenimento dei contributi finanziari a favore delle associazioni, creazione di un’area per lo svago e lo sport per giovani e famiglie accanto alla Gottardo Arena di cui va ottimizzato l'utilizzo, creazione di un centro aggregativo intergenerazionale, assunzione di un manager del territorio che promuova il comprensorio per accogliere nuovi abitanti e attività imprenditoriali, attirare sulla piana di Ambrì industrie innovative e attente alla sostenibilità ambientale.
È ricco e corposo l’elenco degli obiettivi, auspici e raccomandazioni contenuti nelle 57 pagine che costituiscono la relazione finale della Commissione di studio per l’aggregazione di Quinto e Prato Leventina. Relazione che affianca i rispettivi messaggi municipali sui quali si esprimeranno in contemporanea i due Legislativi la sera del 12 giugno. Il dossier sarà poi trasmesso al Consiglio di Stato nel frattempo sollecitato dalla commissione affinché sostenga l’aggregazione con ulteriori 500mila franchi oltre al contributo di 1,7 milioni già annunciato; governo che stando alla tempistica indicata dovrebbe quindi fissare la votazione consultiva popolare il 26 novembre, preceduta da incontri informativi per la popolazione; in caso di esito positivo, la legislatura corrente durerà un anno in più per permettere al Gran Consiglio di esprimersi sul messaggio governativo e ai servizi locali di preparare l’unione a due che verrebbe siglata nel 2025 con la nascita del nuovo Comune di 1’500 anime. Come per Bodio e Giornico, una ventina di chilometri più a nord avanza dunque di pari passo l'iter aggregativo fra Quinto e Prato.
Un punto fermo sul quale ha ruotato il lavoro della commissione è il workshop organizzato lo scorso 12 novembre alla Gottardo Arena, dove una sessantina di persone fra autorità locali e rappresentanti della società hanno analizzato insieme aspetti positivi, criticità, idee e progetti relativi al nuovo Comune. “L'argomento in assoluto più votato – si legge – è la scuola e l'obiettivo prioritario è mantenere un servizio di qualità”. Oltre alla scuola “tra le tematiche più ricorrenti troviamo la famiglia, i servizi in generale e il lavoro fra agricoltura, industria e turismo”. In secondo piano è invece finito il moltiplicatore d'imposta, oggi al 95% a Quinto e al 90% a Prato.
Alla voce ‘progetti chiave’ l'obiettivo centrale “è la promozione del nuovo Comune quale luogo ideale di residenza per famiglie: per raggiungerlo, è necessario innanzitutto migliorare i servizi comunali offerti”. Parliamo di contribuenti “del ceto medio che fanno capo a nidi d'infanzia, insegnamento primario e secondario, pre e doposcuola, mense, incentivi per l'uso di trasporti pubblici, raccolta e smaltimento dei rifiuti, eccetera”. Accanto a questi servizi, il nuovo Comune “potrà migliorare la sua attrattiva residenziale attraverso aiuti/incentivi alle famiglie in caso di insediamento, creazione o promozione di cooperative d'abitazione, realizzazione di edifici residenziali comunali, agevolazioni per ristrutturazioni e rivitalizzazione del parco immobiliare, pianificazione ottimale delle zone residenziali”. In altre parole, sottolinea la commissione, “al fine di ottimizzare l’uso delle risorse finanziarie sarà importante cercare delle soluzioni affinché a investire siano i privati”. In tal senso si pensa all'assunzione di un manager del territorio “che non dovrà concentrarsi unicamente sulla promozione turistica, ma allargare le proprie competenze al sostegno al Municipio nel suo ruolo di promotore e facilitatore. Una figura polivalente che operi nell'ottica di favorire nuovi insediamenti (economici e residenziali) e di stimolare la rivitalizzazione di edifici oggi inutilizzati”.
E siccome la vita non è fatta di sola scuola e lavoro… la seconda area di progetti chiave “concerne lo sviluppo dell’area di svago attorno alla Gottardo Arena e di quelle presenti a Prato Leventina, ad esempio il campo sportivo”. La constatazione di fondo è che lo stadio multifunzionale “rappresenta un centro per attività non solo legate all’hockey su ghiaccio: all’interno e all’esterno, ad esempio sul campo d’aviazione, è possibile organizzare eventi e manifestazioni di vario genere. La zona tra lo stadio e l’attuale elibase (denominata Hangar 7) è formalmente una zona destinata allo svago; qui si pensa d’insediare alcuni elementi di arredo urbano e sportivo che permettano di convogliare la popolazione, in particolare famiglie con bambini, per rigenerarsi e divertirsi. L’Hangar 7 fungerà da centro per l’organizzazione di manifestazioni come feste, gare sportive, esposizioni e altro ancora”. L’investimento per la realizzazione di questa area di svago non viene al momento quantificato, ma “potrebbe essere importante”. Al capitolo socialità viene infine specificato che i servizi dell’operatore verranno estesi anche a Prato tramite la convenzione in vigore fra Quinto e Airolo, più la possibilità in futuro di creare la figura del custode sociale.