Bellinzonesi con naso all’insù questa mattina, escluso tuttavia che si tratti di un incendio fuori controllo
Denso fumo nel cielo di Bellinzona questa mattina. La colonna si è alzata verso le 9.30 dall'area boschiva situata poco sotto il castello di Sasso Crobaro, nella parte collinare verso sud. Il fumo bianco, molto ben visibile dalla città e dal piano, raggiunge diverse decine di metri d'altezza. Cosa sta bruciando? Interpellati dalla redazione, i pompieri spiegano di non essere intervenuti non trattandosi di edifici ma quasi certamente di scarti vegetali secchi per bruciare i quali il titolare del terreno deve chiedere l'autorizzazione al Comune se situato al di sotto dei 600 metri di quota.
“Durante tutto l’anno – scrive al riguardo il Cantone nel sito dedicato – vige il divieto di accendere fuochi all’aperto secondo il Regolamento di applicazione dell’Ordinanza contro l’inquinamento atmosferico. Questo regolamento prescrive che l’accensione di fuochi all’aperto e l’incenerimento di scarti vegetali o rifiuti di qualsiasi genere sono vietati al di sotto della quota di 600 metri e nelle zone edificabili. Il Municipio, su richiesta, può concedere deroghe per l’incenerimento di rifiuti naturali secchi, al di sotto dei 600 metri e in zona edificabile, per esigenze di natura fitosanitaria, ecologica o agricola in caso d'inaccessibilità dei terreni. Deroghe per motivi fitosanitari devono essere preavvisate dal Servizio fitosanitario cantonale, premesso che non per tutte le avversità parassitarie si renda necessario bruciare il materiale”.