La confinante che 20 anni fa aveva innescato una battaglia giuridica contro l’espropriazione, contesta ora il credito suppletorio di 4 milioni
Non c’è pace per la nuova Scuola elementare di Sementina prevista in zona Ciossetto, dove sono già presenti da tempo l'asilo, la sala multiuso e la palestra doppia. Elementari che per il momento rimangono, appunto, previste. Infatti sulla tortuosa strada della realizzazione si è presentato puntuale un nuovo, l’ennesimo, ricorso. Lo ha interposto la confinante responsabile durante l’ultimo ventennio di un'estenuante battaglia giuridica avviata contro l’allora Comune. Battaglia cominciata dalle iniziali pratiche pianificatorie e poi espropriative per l’attribuzione di una parte dei suoi terreni all’utilizzo pubblico e scolastico. Dossier che con l’avvento dell’aggregazione nel 2017 è passato nelle mani della Città.
Dopo la lunga trafila di ricorsi che sembrava essersi esaurita definitivamente l’anno scorso con una decisione cresciuta in giudicato del Tribunale amministrativo cantonale favorevole al rilascio della licenza edilizia risalente al lontano 2014, il nuovo ricorso al Consiglio di Stato riguarda questa volta lo stanziamento, deciso lo scorso 27 febbraio dal Legislativo cittadino, di un credito di 3,98 milioni che va ad aggiungersi ai 13 già votati nel 2011 dall’ex Comune. Il quale, rimasta bloccata la scuola, ne aveva comunque spesi 3,4 per edificare la palestra doppia inaugurata nel 2016.
Ai 9,6 milioni rimasti a disposizione per la scuola, la Città ne ha dovuti aggiungere quasi 4 per far fronte ai rincari e a modifiche e migliorie ritenute necessarie: eliminazione di alcune aule non più necessarie (informatica e religione); creazione di una nuova aula plus che permetterà di ricavare spazi adeguati alle diverse attività didattiche; possibilità di riorganizzare gli spazi interni senza aumentare il volume dello stabile, spostamento guardaroba in rispetto delle nuove norme antincendio, sostituzione della mensa con un centro extra-scolastico, riduzione dei depositi previsti al livello inferiore. Su quest’ultimo punto, valutazioni sono in corso perché la Commissione della gestione preavvisando positivamente il credito chiedeva di soprassedere viste le molte società (sportive, culturali, ricreative, ecc) alla ricerca di spazi per il deposito del loro materiale o per lo svolgimento di attività.
L’inizio del cantiere era previsto durante questa primavera e la consegna entro l’inizio dell’anno scolastico 2025/26, così da mandare definitivamente in pensione il vecchio stabile di via al Ticino risalente al 1968 e i cui terreni verrebbero messi in vendita per finanziare l’opera. Ma evidentemente la nuova tegola ritarda e complica le cose.