Ticino

Alta vigilanza, una perizia giuridica sul raggio d'azione

La commissione parlamentare ‘Giustizia e diritti’ ha deciso di chiedere un parere esterno

Gran Consiglio in seduta
(Ti-Press)
17 marzo 2025
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La legge sul Gran Consiglio le attribuisce anche l’alta vigilanza sulle autorità giudiziarie, ma quando può esercitarla e fin dove può spingersi la commissione parlamentare ‘Giustizia e diritti’ per non violare la separazione dei poteri? Sull'importante e delicato tema la commissione è tornata nella riunione di stamattina: l'occasione è stato l'avvio dell'esame dell'istanza di istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta (Cpi) avanzata in gennaio dai deputati dell'Mps Matteo Pronzini e Giuseppe Sergi per “garantire un’analisi trasparente e approfondita della crisi della magistratura”, in seguito al cosiddetto caos Tpc (Tribunale penale cantonale). Ma anche per quanto riguarda le Cpi si tratta di capire se abbiano facoltà di indagine sulla magistratura. La citata legge afferma che "la Commissione parlamentare d’inchiesta ha facoltà d’indagine nei confronti: dell’amministrazione cantonale; del Consiglio di Stato; di ogni e qualsiasi ente o corporazione di diritto pubblico; di enti privati che hanno un mandato pubblico, limitatamente a quanto attiene all’esecuzione del mandato”. La magistratura non viene citata.

In merito all'alta vigilanza (da non confondere con i compiti assegnati a una Cpi) la ‘Giustizia e diritti’ ha deciso di chiedere un parere giuridico esterno. Stando a indiscrezioni non confermate (il condizionale è dunque d'obbligo), la scelta sarebbe caduta su una professoressa d'oltre Gottardo: i quesiti sarebbero in via di allestimento. Insomma ciò che la commissione vorrebbe conoscere è il proprio raggio d'azione nell'esercizio appunto dell'alta vigilanza. Non è comunque da escludere che la perizia, sempre dietro domanda specifica della ‘Giustizia e diritti’, chiarisca anche le competenze di una Cpi con riferimento alle autorità giudiziarie.

Nel corso della riunione, informa una nota stampa, la commissione si è occupata pure dell'iniziativa parlamentare presentata nel 2022 da Fiorenzo Dadò (Centro), attuale presidente della ‘Giustizia e diritti’, per introdurre nella Legge sull’avvocatura un articolo che, all'insegna della trasparenza, preveda la pubblicazione obbligatoria dei nominativi e degli importi annualmente percepiti dagli avvocati d’ufficio. La relatrice è Simona Genini (Plr).
La seconda vicepresidente della commissione parlamentare Cristina Maderni (Plr), nel ruolo di vicecoordinatrice della Sottocommissione Giustizia, ha aggiornato la il plenum della ‘Giustizia e diritti’ sugli approfondimenti che la stessa Sottocommissione sta svolgendo.