Bellinzonese

Edilizia e controlli, ‘strategia stabilita dalla Suva’

Il Consiglio di Stato risponde all’Mps sottolineando che il Cantone ‘non ha alcuna possibilità di legiferare’

Interpellanza scattata dopo l’incidente mortale sul lavoro in via Ghiringhelli
(Ti-Press)
21 novembre 2022
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Il minuto di silenzio osservato dal Gran Consiglio su richiesta del deputato Matteo Pronzini in ricordo dell’operaio deceduto il 9 novembre scorso, ha preceduto le risposte del Consiglio di Stato all’interpellanza firmata dai deputati Mps e inoltrata proprio a seguito dall’infortunio mortale capitato sul cantiere edile di via Ghiringhelli a Bellinzona, dove il muratore 44enne Mile Bojic, domiciliato in città e padre di famiglia, ha perso la vita a causa del cedimento strutturale della scala in cemento armato che stava scasserando. Committente dei quattro palazzi, ricordiamo, è la Cassa pensioni cantonale. Allargando il discorso e riprendendo le richieste formulate il 17 ottobre da sindacati e operai edili alle autorità cantonali, nell’interpellanza l’Mps chiedeva cosa intende intraprendere il governo a livello di proposte legislative per migliorare i criteri di aggiudicazione negli appalti pubblici "affinché prevalgano le migliori offerte in termini di sicurezza, di consegna ragionevoli e condizioni di lavoro rispettose dei contratti di lavoro in vigore". «Innanzitutto – ha risposto a nome del Consiglio di Stato il direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia Christian Vitta – occorre precisare che sia nella Legge federale sul lavoro, sia nella Legge federale sull’assicurazione contro gli infortuni, è chiaramente indicato che il datore di lavoro deve prendere tutte le misure necessarie, per esperienza, tecnicamente applicabili e adattate alle circostanze, per proteggere i propri collaboratori durante l’attività professionale. Al riguardo – ha continuato Vitta – va ricordato che il legislatore cantonale non ha alcuna possibilità di legiferare in materia, in quanto la costituzione federale attribuisce l’esclusiva competenza alla Confederazione». Sempre sui criteri di aggiudicazione previsti negli appalti pubblici, Vitta ha ricordato che «la Legge sulle commesse pubbliche indica che il committente aggiudica la commessa a favore dell’offerta complessivamente più vantaggiosa, determinata sulla scorta di diversi criteri elencati nell’articolo 32 cpv 1. Di conseguenza il concetto della sicurezza e dei termini di consegna ragionevoli già oggi rientrano tra i possibili criteri legati alla qualità e all’adeguatezza della prestazione».

‘La Suva stabilisce autonomamente la strategia di controllo’

Pure sollecitata dall’interpellanza la necessità di attivarsi presso gli organismi di prevenzione degli infortuni per fare il punto di fronte a quello che i deputati Mps ritengono "un visibile degrado delle condizioni di sicurezza sui luoghi di lavoro". «La Suva è l’organo di esecuzione della Legge sull’assicurazione infortuni e stabilisce autonomamente la strategia di controllo a livello nazionale – ha affermato Vitta –. Dal 2010 la Suva ha avviato programma di prevenzione con l’obiettivo di dimezzare in 10 anni il numero annuale di infortuni gravi attraverso diverse iniziative. Seppur nell’ultimo decennio il numero di decessi non si è dimezzato, il loro valore medio è comunque diminuito. Inoltre, il 1° gennaio 2022 è entrata in vigore revisione dell’Ordinanza sui lavori di costruzione che prevede, tra le altre misure di sicurezza, che il datore di lavoro deve attuare anche l’esecuzione di un piano di sicurezza e di protezione della salute specifico per ogni singolo cantiere». Il Consiglio di Stato, ha aggiunto Vitta, «conferma che continuerà ad agire per favorire il costante aumento della sicurezza sul posto di lavoro nelle sedi preposte, per esempio nell’ambito delle procedure di conciliazione».

Venendo al ruolo stesso del Consiglio di Stato – che veniva sollecitato a rafforzare le politiche pubbliche del Cantone in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro e della promozione della salute sui luoghi di lavoro –, anche qui Vitta ha sottolineato che «la competenza della Suva in materia di prevenzione sugli infortuni nei cantieri è stabilita dalla Legge federale. Di conseguenza, ai Cantoni non è consentito modificare tale assetto».

Quanto al sostegno da parte del Cantone alla famiglia dell’operaio deceduto, «in generale, in questi casi le famiglie possono beneficiare delle prestazioni finanziarie garantite ai superstiti dal sistema previdenziale e della presa a carico terapeutica con la copertura dei costi da parte della Legge federale sull’assicurazione malattie».

Primo firmatario dell’interpellanza, Matteo Pronzini si è detto non soddisfatto delle risposte del governo.

‘Ogni infortunio è sicuramente uno di troppo’

Prima di rispondere alle domande, a nome del Consiglio di Stato Vitta ha espresso «vicinanza e cordoglio nei confronti dei familiari, ma anche nei confronti dei suoi colleghi e delle maestranze attive sul cantiere. Lo ribadiamo: ogni infortunio è sicuramente uno di troppo e per questo occorre la prestare la massima attenzione in ambito di salute e sicurezza sul posto di lavoro».