Bellinzonese

Morto sul cantiere, ‘quale aiuto cantonale è previsto?’

L’Mps sollecita il governo essendo committente la Cassa pensioni dello Stato. Ribadita la necessità di più strumenti per più sicurezza

(Ti-Press)
11 novembre 2022
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"Non è accettabile e non può succedere che un lavoratore debba morire sul lavoro e su un cantiere di proprietà del Cantone!". È la premessa che i deputati Mps in Gran Consiglio fanno nell’interpellanza al Consiglio di Stato partendo dall’infortunio mortale capitato mercoledì sul cantiere edile di via Ghiringhelli a Bellinzona, dove il muratore 44enne Mile Bojic, domiciliato in città e padre di famiglia, ha perso la vita a causa del cedimento strutturale della scala in cemento armato che stava scasserando. Committente dei quattro palazzi, ricordiamo, è la Cassa pensioni cantonale. Anche per questo motivo, ma non solo, i tre deputati vogliono anzitutto sapere dal governo "cos’è stato intrapreso o s’intende intraprendere a sostegno della famiglia del lavoratore deceduto".

Poi, allargando il discorso e riprendendo le richieste formulate il 17 ottobre da sindacati e operai edili alle autorità cantonali, l’Mps vuole sapere cosa intende intraprendere il governo per migliorare i criteri di aggiudicazione negli appalti pubblici "affinché prevalgano le migliori offerte in termini di sicurezza, di consegna ragionevoli e condizioni di lavoro rispettose dei contratti di lavoro in vigore". Pure sollecitata la necessità di attivarsi presso gli organismi di prevenzione degli infortuni (Suva in particolare) per fare il punto "di fronte a un visibile degrado delle condizioni di sicurezza sui luoghi di lavoro e rafforzare la politica di prevenzione". Quindi il ruolo stesso del Consiglio di Stato, laddove viene sollecitato a rafforzare le politiche pubbliche del Cantone in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro e della promozione della salute sui luoghi di lavoro. Sollecitata quindi la presentazione al Parlamento cantonale del testo conforme dell’iniziativa popolare dell’Mps, ritenuta ricevibile dal legislativo ormai un anno fa, denominata ‘Rispetto per i diritti di chi lavora! Combattiamo il dumping salariale e sociale!’. Iniziativa che chiedendo di potenziare gli organismi di controllo sui luoghi di lavoro, anche in materia di sicurezza, "potrebbe contribuire a evitare tragedie come quella avvenuta a Bellinzona".

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