In un volantino un centinaio di persone e alcuni ‘tenori’ si schierano a favore dell’aggregazione
È un’adesione ad ampio raggio e politicamente trasversale quella che arriva dall’Alto Ticino e da altre parti del cantone a favore dell’aggregazione nella Bassa Leventina sulla quale la popolazione di Giornico, Bodio, Personico e Pollegio è chiamata alle urne il 13 febbraio per la votazione consultiva. In un volantino distribuito nei giorni scorsi un centinaio di persone e alcuni ‘tenori’ ticinesi portano il loro deciso sostegno invocando la necessità di un “coraggioso sì” a favore di un Comune “a misura d’uomo, capace di far fare un balzo in avanti alla nostra regione, dove ogni cittadino potrà far sentire la propria voce, sentirsi parte attiva di una comunità, trovare il sostegno personale dell’amministrazione e riconoscersi nei rappresentanti del suo quartiere nelle Istituzioni comunali”.
Un assist arriva dal presidente dell’Hcap Filippo Lombardi, una lunga carriera la sua nel Ppd e oggi municipale di Lugano: “Da Ambrì o da Lugano – scrive – il messaggio è sempre lo stesso: l’unione fa la forza, e l’esperienza lo dimostra! Per una Leventina che possa pesare e farsi valere in Ticino e fuori, auspico di cuore che il progetto di aggregazione ottenga il necessario sostegno popolare. Guardiamo avanti, con coraggio e lungimiranza!”. Nell’elenco anche Roberto Ballina, Ceo della Tensol Rail, importante industria sviluppatasi sul territorio di Giornico e Bodio: “Lo dico da imprenditore della zona, se non prendiamo il treno che passa restando fermi mentre tutti attorno si muovono, vuol dire che non si è capito il problema!”. Nemmeno l’economista e docente Usi e Supsi Amalia Mirante, militante nel Ps e già municipale di Torricella-Taverne, ha dubbi: “Uniti si cresce. L’aggregazione non cancella la storia, ma aiuta ad affrontare meglio il futuro”. Il nuovo Comune denominato ‘Sassi Grossi’ confinerebbe a nord con Faido, il cui ex sindaco Roland David (Ppd) ricorda di aver “contribuito fattivamente all’aggregazione della Media Leventina: i risultati e i benefici sono evidenti e significativi. Non lasciatevi sfuggire questa opportunità!”. Risalendo la Leventina troviamo poi Franco Celio (Plr), già granconsigliere e già municipale di Quinto: “Malgrado le mie riserve sulla ‘politica aggregativa’ del Cantone, in questo caso credo che la fusione in Bassa Leventina serva a rilanciare la nostra valle!”. Si finisce quindi nell’Alta Leventina, a Nante, dove il consigliere di Stato Norman Gobbi (Lega), direttore del Dipartimento istituzioni, parla di “un nuovo libro da scrivere grazie alla storia di quattro comunità, che si ritrovano per un patto comune. Le radici robuste faranno sorgere il nuovo progetto da un’identità comune che la storia recente non può cancellare; un progetto per migliorare la qualità di vita residenziale di tutti gli abitanti, rafforzando la porta d’entrata della Leventina. Un’aggregazione che unisce le migliori forze e che guarda lontano, per una prospettiva economica e sociale migliore, in cui ogni cittadino e ogni comunità vengono valorizzati nel loro ruolo e identità”.