L’Mps torna sull’area operativa dei Servizi urbani e sollecita il Municipio su ‘pratiche poco ortodosse’ e corsi di formazione per dipendenti e dirigenti
Dipendenti comunali scontenti per come in taluni settori della Città i loro capiservizio eseguono i colloqui di valutazione dai quali dipende, anche, il passaggio alle classi salariali superiori. Lo denuncia il Movimento per il socialismo in un’interpellanza dei consiglieri comunali Matteo Pronzini, Angelica Lepori e Giuseppe Sergi nella quale si parla di “approssimazione e arroganza”. Un’accusa pesante alla quale il Municipio è tenuto a rispondere nella seduta di Cc agendata lunedì 29 novembre. Già l’anno scorso l’Mps aveva sollevato una situazione ambigua nell’area operativa dei Servizi urbani comunali (Suc). Ora nella nuova interpellanza scrive che “contrariamente a quanto fatto credere allora dal Municipio, l’atteggiamento inappropriato del referente si è ripetuto anche in occasione dei recenti colloqui di valutazione”. I quali “si svolgono senza preavviso, il più delle volte 10 minuti prima della fine del tempo di lavoro, senza consegnare al personale le vecchie copie e le nuove copie delle valutazioni. Il tutto farcito di minacce più o meno velate”. Secondo i tre consiglieri “negligente è soprattutto il Municipio, perché a oltre quattro anni dall’aggregazione la Città non ha ancora un’aggiornata ordinanza sulle qualifiche che definisca in modo chiaro la procedura, il contenuto, gli elementi di valutazione e la formazione e informazione del personale e dei dirigenti”. Da qui una serie di domande volte a capire in che modo (quanti corsi e temi affrontati) i dipendenti e il personale dirigente verrebbero formati per affrontare i colloqui di valutazione, per quale ragione il Municipio non ha ancora allestito un’ordinanza sui colloqui di valutazione e se sia a conoscenza delle pratiche poco ortodosse in uso nell’area operativa Suc.