Cassa pensione: l’Mps risollecita il Municipio sugli averi di vecchiaia ribadendo la necessità di confluire nella Fondazione collettiva Cpe
Non il 7 ma il 3%. Stando al Movimento per il socialismo – che risollecita il Municipio di Bellinzona con una nuova interpellanza – la ‘Cassa pensione elettricità Cpe Fondazione comune’ verserà nel 2022 ai propri assicurati un interesse del 7% sugli averi di vecchiaia; per contro ai dipendenti della Città di Bellinzona, non confluiti nel 2018 nella Fondazione comune ma in una individuale, la Cpe riconoscerà il 3%. Una disparità di trattamento fra alcune aziende pubbliche e Comuni da una parte (come Aet, Biasca e Ascona) e la Turrita dall’altra, lamenta l’Mps additando Municipio e Consiglio comunale che hanno portato avanti il passaggio obbligato di cassa pensione e relative modifiche dal 2017 al 2019. Secondo l’Mps “la perdita, calcolata sul 2022, è ingente: il mancato versamento del 4% d’interesse su un avere di vecchiaia di 300’000 franchi ammonta a 12’000 franchi annui, su 500’000 franchi ammonta a 20’000 franchi annui”. Se si considera invece il totale dal 2018-2022 (-13,8%) la perdita ammonterebbe rispettivamente a 41’400 e a 69’000 franchi.
Dopo i primi 11 milioni stanziati nel 2017, ricordiamo, nel settembre 2019 il Consiglio comunale a larga maggioranza aveva votato altri 5,8 milioni per ulteriormente mitigare il peggioramento pari al 13% delle rendite pensionistiche subìto col passaggio alla Cpe Fondazione di previdenza energia. In più occasioni il sindaco Mario Branda ha detto e ribadito che «qualora dovessero emergere nostri errori, siamo pronti a riapprofondire per trovare correttivi». Dal canto suo l’Mps obietta sostenendo che il Municipio “si è sempre rifiutato di assumersi la responsabilità di quanto fatto e ancora oggi nega, contro ogni evidenza, d’aver liquidato il pensionamento anticipato. Ha dovuto però ammettere che, con il passaggio alla nuova cassa pensione Cpe, per una parte importante del personale vi è stato un peggioramento anche importante delle rendite pensionistiche”.
“Se si vuole evitare al personale ulteriori perdite sugli averi di vecchiaia bisogna entrare subito nella Fondazione collettiva”, ribadiscono i consiglieri Matteo Pronzini, Angelica Lepori e Giuseppe Sergi. I quali chiedono al Municipio d’indicare: il calcolo della ripartizione anno per anno (dal 2018 al 2032) dell’utilizzo ipotetico del credito di 11 milioni votato dal Cc nel 2017; l’ammontare della parte di questo credito non utilizzata per gli anni 2018-21; e l’ammontare del tasso di copertura e la somma totale degli averi di vecchiaia della cassa pensione individuale di Bellinzona al 31 dicembre 2021.