La società di proprietà dei Comuni di Airolo e Quinto si aggiudica il servizio di vitto e alloggio degli operai impiegati nel cantiere del secondo tunnel
Finisce nell’Alta Leventina l’appalto ultra milionario per la gestione di vitto e alloggio delle centinaia di operai che per una decina d’anni lavoreranno allo scavo e realizzazione del secondo tunnel sotto il Gottardo. Ad aggiudicarsi l’importante commessa pubblica è stato infatti il Consorzio Gestione Servizi Alpini: con sede ad Airolo, è formato dalla Valbianca Sa e dalla Valbianca Gastro Sagl che rispettivamente gestiscono la stazione invernale di Pesciüm con i suoi impianti e la ristorazione. Su cinque concorrenti la sua offerta da 10,5 milioni – motiva il committente Ufficio federale delle strade nella propria decisione pubblicata oggi – è risultata “la più vantaggiosa ottenendo il punteggio più alto dalla valutazione dei criteri di aggiudicazione”. Il gruppo Valbianca, prosegue Ustra, “porta referenze valide e si distingue per un’alta sostenibilità dei suoi servizi”. Una delle offerte ammontava a 9,5 milioni, le altre tre superavano i 15. L’aspetto finanziario occupava comunque ‘soltanto’ il 40% dei criteri di aggiudicazione.
Che l’appalto dovesse finire a quel consorzio era quasi scritto sulla pietra. Il 13 maggio 2019 – intervistato dalla ‘Regione’ nell’ambito della polemica sull’acquisto dell’Hotel Alpina per 3,75 milioni da parte del Comune che poi lo affitterà a Ustra per metterci gli operai – l’allora sindaco di Airolo Franco Pedrini nel difendere la linea municipale aveva lanciato un messaggio abbastanza chiaro: «Nell’ambito di questa operazione ci siamo trovati perfettamente in linea con Ustra», attaccava: «A partire dal concetto di risanamento ambientale del nostro fondovalle, abbiamo intavolato trattative costruttive su questo e altri importanti cantieri presenti e futuri e credo che sia di fondamentale importanza cercare soluzioni vantaggiose per entrambi. Soluzioni, e il capitolo hotel Alpina è un solo esempio fra tanti, che avranno ricadute a lungo termine infrastrutturali, finanziarie e occupazionali». Fra queste, proseguiva Pedrini, anche la concreta possibilità di ottenere da Ustra l’appalto per la fornitura di servizi al villaggio di cantiere (tramite un’apposita società multiservizi da istituire dal Comune) con un importante indotto a livello locale, ossia opportunità lavorative (15-20 posti di lavoro) e sostegno ai commerci locali a prezzi equi. Detto fatto, visto che il Comune di Airolo detiene l’80% delle azioni di Valbianca (l’altro 20% è del Comune di Quinto).
La domanda è: le premesse di due anni fa potrebbero far sollevare dubbi sulla correttezza della gara d’appalto? «Non credo proprio», risponde il presidente del Cda della Valbianca Sa, Giovanni Leonardi: «Il sindaco aveva abbozzato uno scenario. Ma aggiudicarsi concretamente l’appalto, e poi gestire l’incarico ricevuto, è un altro paio di maniche. Nell'ambito di un concorso pubblico abbiamo presentato l’offerta migliore sotto più punti di vista. La decisione di Ustra premia d’altronde una delle principali attività esercentesche del Ticino che nelle giornate di pienone sulle piste è in grado di distribuire, nei quattro ristori, mille pasti in appena un’ora e mezza. In certi contesti non ci s’improvvisa imprenditori. La nostra è una macchina rodata prontissima ad assolvere anche questo incarico, a tutto vantaggio della nostra forza lavoro per la quale attingiamo, nella stragrande maggioranza dei casi, dal territorio locale. Personale che sarà peraltro maggiormente impiegato nei periodi ‘morti’ dell’anno, quando Pesciüm è ferma». Se gli altri concorrenti esclusi avranno da ridire, potranno inoltrare ricorso al Tribunale amministrativo federale entro 20 giorni.