Bellinzonese

Biasca verso il No al fondo per nuovi apprendisti

Ricevuto il rapporto della Gestione che sottolinea la difficile situazione finanziaria, il Municipio invita il Cc a respingere la mozione del Ppd

Un fondo che è invece stato creato dal Comune di Bellinzona
3 febbraio 2021
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Il Municipio di Biasca conferma la sua contrarietà alla richiesta di stanziare 1’000 franchi per ogni nuovo apprendista assunto da aziende attive sul territorio comunale, in modo da sostenere le attività economiche locali che s’impegnano a livello formativo. Ricevuto il rapporto della Commissione della gestione – chinatasi sulla mozione presentata nel maggio del 2020 e sulla quale l’Esecutivo si era già espresso negativamente in autunno – ribadisce le proprie riserve e invita il Legislativo a respingere la proposta. Pur riconoscendo l’importanza della formazione dei giovani, si ritiene che la mozione non rappresenti un incentivo per un’azienda per deciderne o meno l’assunzione. “Infatti – si legge nel preavviso licenziato all’attenzione del Consiglio comunale – questa somma ha un’incidenza finanziaria molto limitata sul budget di una ditta. Inoltre questa spesa ‘una tantum’ andrebbe a coprire un settore (quella della formazione professionale) già coperto con investimenti del Cantone”. Ribadita la propria visione, l’Esecutivo condivide anche le suggestioni formulate dalla Gestione, che nel suo rapporto scrive: “Sebbene la mozione abbia il merito di sollevare un problema importantissimo, non pensiamo che tale contributo possa essere veramente incentivante e sostanzialmente far cambiare idea in una direzione o in un’altra al titolare di un’azienda”. Come già fatto in occasione del rapporto sul preventivo 2021, la Gestione tocca anche il tema delle finanze: “Le misure si inserirebbero in una situazione finanziaria comunale molto critica, come più sollevato dalla Cg, che ritiene di ribadire il principio di prudenza nell’inserimento di nuove spese”. Nonostante il preavviso negativo alla mozione, il Municipio rendo nota l’intenzione d’inserire nel Regolamento organico dei dipendenti (Rod) un articolo per favorire la formazione di giovani con posti di apprendistato in tutti i settori dell’amministrazione comunale. Il tema dell’eventuale sostegno alle ditte per l’assunzione di apprendisti, precisa l’Esecutivo, potrà semmai essere nuovamente valutato nel complesso delle misure economiche comunali per fronteggiare le conseguenze del coronavirus.

‘Dispiacere e preoccupazione’

Primo firmatario della mozione, Claudio Isabella si dice molto dispiaciuto per la direzione presa dall’Esecutivo. «Temiamo che situazione degli apprendisti diventerà ancora più difficile nel corso del prossimo anno. La percentuale dei disoccupati continua ad aumentare e abbiamo paura che a pagarne il prezzo più alto saranno sempre più gli apprendisti», afferma il consigliere comunale nonché deputato del Ppd, ricordando come in Ticino nel corso dell’ultimo anno, nonostante un periodo di ripresa osservato negli ultimi tre mesi del 2020, la disoccupazione giovanile (fascia di età tra i 15 e i 25 anni) sia passata dal 4,4% al 5,4%.

«È un discorso che a livello cantonale è stato compreso, quasi tutti i gruppi parlamentari (tra le cui fila ci sono anche altri deputati di Biasca) hanno votato a favore delle diverse proposte a sostegno di giovani ed economia. Purtroppo nel nostro Comune questo non è avvenuto. Nonostante si dica di riconoscere l’importanza della tematica, non si capisce perche a livello di fatti si faccia il minimo necessario». Isabella vuole smarcarsi dalla presunzione che la proposta del Ppd sia per forza la soluzione da seguire. «Tuttavia, se il Municipio reputa così importante l’occupazione dei giovani, poteva forse trovare altre soluzioni. L’annunciato articolo del Rod per favorire la formazione di apprendisti nell’amministrazione comunale è sicuramente ben accetto, ma l’auspicio era che i Comuni facessero di più. È chiaro che non è gratuito – continua il nostro interlocutore riferendosi alla questione delle finanze sottolineata dalla Gestione – ma reputo che in questo caso la volontà sia predominante. In altri casi le finanze le si trovano. Sappiamo che questo tema è un punto centrale per il futuro della nostra economia e del nostro tessuto sociale. Costerà di più mantenere i giovani che non trovano un posto di lavoro oppure investire qualche migliaia di franchi per dare loro una formazione e allo stesso tempo garantire personale qualificato alle aziende?». Non va dimenticato, annota il vicesegretario regionale Ocst, «che in Svizzera la formazione degli apprendisti è quasi interamente a carico del datore di lavoro. È quindi importante che l’ente pubblico dia una mano in un momento difficile come quello che stiamo vivendo».

Voce fuori dal coro

Il testo del Ppd di Biasca è stato il primo in tal senso presentato in un Comune ticinese, e ha funto da spunto per altri enti locali che nel frattempo hanno approvato simili proposte (Chiasso, S. Antonino e Bellinzona solo per citarne alcuni). A Bellinzona ha avuto un buon riscontro (dopo l’accettazione del Legislativo di una mozione inoltrata dal Ppd) la creazione di un fondo per lo stanziamento di 1’500 franchi alle aziende con sede sul territorio comunale per l’assunzione di ciascun nuovo apprendista. Entro fine ottobre sono giunte 83 richieste da parte di 64 attività economiche. Dopo le necessarie verifiche in applicazione dell’apposito regolamento, il Comune di Bellinzona ha quindi stanziato 1’500 franchi a fondo perso per 80 nuovi apprendisti, per una spesa complessiva di 120mila franchi (il fondo ne dispone complessivamente 200mila). 

 

 

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