Bellinzonese

Terme di Acquarossa, il Comune accetta di difendersi

Il Cc approva la richiesta municipale. Intanto il Sun Village avanza: nessuna opposizione al Piano di quartiere

La coppia d'investitori formata dal sangallese Andreas Schweitzer e dalla londinese Ashoob Cook (Ti-Press)
16 dicembre 2020
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Il Consiglio comunale di Acquarossa martedì sera ha approvato all’unanimità il messaggio municipale che chiedeva l’autorizzazione a stare in lite con la Acquarossa Terme Sa (At Sa), i cui referenti sono la coppia anglo-elvetica Andreas Schweitzer e Ashoob Cook a suo tempo interessati a promuovere la realizzazione di un progetto immobiliare e turistico da 100 milioni di franchi. Un passo necessario, quello approvato dal Legislativo, per potersi difendere nella procedura di arbitrato avviata lo scorso maggio dall’At Sa che chiede il rimborso di spese pari a 4,6 milioni di franchi. Spese che la Sa asserisce di essersi sobbarcata nell’arco di alcuni anni per poter far maturare un’idea mai decollata. Dal canto suo, ricordiamo, nel luglio 2019 il Municipio, dopo una selezione di vari progetti, aveva informato l’At Sa che il suo ennesimo progetto (il terzo) non poteva essere considerato poiché dovendo scegliere se proseguire la collaborazione, aveva favorito un’altra società. Il cui iter oggi avanza speditamente. Una buona notizia, ha appreso la ‘Regione’, deriva infatti dall’assenza di opposizioni al termine della pubblicazione, nei giorni scorsi, della domanda di costruzione per il Piano di quartiere depositata a fine novembre dalla Sun Village Projects Sa presieduta dall’imprenditore ticinese Lino D’Andrea.

Decisione imminente sull'anticipo di spese

Quanto alla procedura avviata da Schweitzer e Cook, la vicenda ha origine nel 2010, quando l’At Sa avrebbe sottoscritto con l’allora Blenio Turismo un contratto segreto di esclusiva per l’acquisto della Centro Benessere Terme Acquarossa Sa, la società allora proprietaria sia dei terreni situati a valle del centro scolastico, sia dei diritti d’acqua. Stando all’At Sa con questo contratto si è di fatto creata una società semplice che ora va sciolta e le spese rimborsate. Per farlo ha quindi chiamato in causa il Comune, la Centro Turistico Acquarossa Sa e l’Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Valli (subentrata nel 2015 a Blenio Turismo) davanti alla Camera di Commercio di Zurigo. Il cui collegio arbitrale si esprimerà nei prossimi giorni sul primo passo da compiere, ossia la richiesta di anticipo di spese per complessivi 150mila franchi sottoposta alle parti. Le tre parti ticinesi non intendono versare nemmeno un franco della loro quota parte (la metà), che ricadrebbe quindi sulla coppia, la quale ha nel frattempo contestato l’ammontare. La procedura (con decisione inappellabile) potrebbe quindi a questo punto facilmente finire in un nulla di fatto; ciò non toglie che i due potrebbero successivamente far valere le loro pretese davanti a un foro civile, quale ad esempio una Pretura.

I rappresentanti del Comune possono star tranquilli

Durante la discussione in Consiglio comunale, preoccupazione è stata anche espressa sulle possibili conseguenze per le persone che, rivestendo ruoli pubblici, sottoscrivono documenti o accordi a nome del Comune o della società. Nel caso specifico, dovrebbero forse far capo ai loro averi? La preoccupazione è stata manifestata da Piero Ferrari che ha proposto un emendamento (accolto pure all’unanimità) il cui senso è quello di svincolare da ogni responsabilità personale ogni rappresentante del Comune nella procedura litigiosa. Il sindaco Odis De Leoni ha dal canto suo precisato che l’assicurazione di Rc del Comune già prevede in questo ambito una speciale copertura per i rappresentanti del Comune in seno alle società di cui fa parte.

Una commissione speciale per il Nara

Con 18 sì, 4 no e un astenuto il Legislativo ha poi accolto la proposta di costituire seduta stante una Commissione Nara, composta da cinque membri del Cc, cui competerà la responsabilità di esprimersi preliminarmente, all’indirizzo del plenum, sui messaggi municipali inerenti spese e investimenti necessari alla stazione invernale di proprietà del Comune dal 2004. Ogni messaggio sarà dunque valutato in futuro da più commissioni e non solo dalla Gestione e/o dall’Edilizia. La proposta era stata presentata in forma di mozione dai gruppi Sinistra/Ind. e Ppd col sostegno di alcuni liberali-radicali. Proposta che in sala ha suscitato un intenso dibattito fra Municipio (scettico) e favorevoli. Questi hanno evidenziato che la commissione avrà un ruolo più incisivo – rispetto alla commissione municipale allargata creata nel 2004 e composta da due municipali, tre consiglieri comunali, nonché rappresentanti della Amici del Nara Sa, della scuola di sci, ecc.) – da un punto di vista politico e decisionale dato che sarà obbligata a stilare dei rapporti all’indirizzo dei plenum. Fra i motivi a favore, è stato evidenziato che il Nara sarà un tema sempre più d’attualità e complesso, dal punto di vista della sostenibilità finanziaria a fronte degli investimenti da sostenere per mantenere la destinazione attrattiva nell’arco dell’intero anno. Un oggetto insomma in continua trasformazione e che secondo il Legislativo merita maggiore attenzione.

In arrivo una quarto studio

L’acquisto della Stazione – ha ricordato il Municipio nel messaggio sul preventivo 2021 del Comune, pure approvato dal Cc martedì sera mantenendo al 95% il prelievo d’imposta – era stato voluto perché il Nara era ed è tutt’oggi ritenuto un tassello importante dell’offerta turistica locale, con importanti ricadute economiche regionali. Ma l’onere finanziario non è indifferente. Se nel corso dei primi anni la gestione da parte della Amici del Nara segnava sempre degli utili di esercizio, “da 5 o 6 anni – scrive il Municipio – la situazione è andata sempre peggiorando, mettendo pure in forse la sopravvivenza stessa dell’Ansa. Dopo gli ingenti investimenti iniziali e quelli successivi volti a ottenere il rinnovo delle concessioni federali di trasporto, i cambiamenti climatici e le richieste del Cantone “ci hanno confrontato con la necessità di studiare proposte volte a riorientare l’offerta turistica verso la parte estiva, se non proprio sulle quattro stagioni”. Tre studi nel frattempo eseguiti hanno convinto il Comune della necessità di andare in questa direzione (ad esempio puntando sulle mountainbike). Ora però lo scenario per un’offerta turistica del Nara quale corollario del Sun Village “dev’essere delineato”. Perciò il Municipio intende commissionare un ulteriore studio che possa raggruppare in un unico concetto e progetto le varie offerte possibili, scegliendo tra le possibilità indicate in precedenza e aggiungendo altre proposte nate dalla progettualità dell’Ansa verificandone la fattibilità tecnica, giuridica e la sostenibilità finanziaria. Si aggiunge poi la necessità di acquistare un nuovo battipista e di sostituire nel 2021 il sistema di premunizione valangaria.