Bellinzonese

Un futuro dopo le terme: in arrivo un centro wellness con hotel

Consiglio comunale di Acquarossa chiamato ad approvare la convenzione con una società di Lugano. Struttura 'a misura di valle'. Costo: decine di milioni

13 settembre 2019
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“Dopo oltre 40 anni di attesa e di decadenza ci sono buone prospettive di riscatto”. È positivo il Municipio di Acquarossa pensando al possibile rilancio turistico della località bleniese. Mentre le vecchie terme rimangono di proprietà privata e sono chiuse al pubblico da decenni, dopo vari tentativi sfumati nel corso degli anni ora si fa strada una possibilità concreta di veder realizzato un nuovo complesso turistico-alberghiero in zona Comprovasco/Ganina. È quanto si evince dal messaggio che sarà sottoposto al voto del Legislativo durante la prossima seduta in programma il 15 ottobre. Su richiesta dei promotori, che chiedono per ora l’anonimato fino a quella data, il Municipio spiega, da noi contattato, di non rilasciare alcuna dichiarazione e annuncia che verrà indetta una conferenza stampa a tempo debito. Dal messaggio si evince che l’interlocutore con il Comune per queste fasi è la DA Sagl, società con sede a Lugano gestita da un cittadino domiciliato a Riviera ma di origini bleniesi. Egli rappresenta un gruppo di investitori che, viene sottolineato, sono in parte noti al Municipio e alla Commissione Terme, costituita in seno al Cc per seguire da vicino il tema. I promotori, viene precisato nella convenzione, finanzieranno parte del progetto tramite capitali stranieri. Troppo prematuro, in assenza di un progetto definitivo, sapere i contenuti precisi del centro e il suo costo ma si parla di decine di milioni di franchi. La convenzione su cui i consiglieri comunali sono chiamati a esprimersi tra circa un mese prevede la cessione – da parte del Comune alla società che rappresenta gli investitori – del diritto di compera sul capitale azionario della Centro turistico Acquarossa Sa (Cta), detenuta dall’ente locale e proprietaria dei terreni. Costo dell’operazione: 2,6 milioni di franchi. Il documento stabilisce una serie di obblighi e diritti delle parti: i promotori del progetto devono per esempio occuparsi di stilare un piano di quartiere entro fine 2020, impegnarsi a presentare la domanda di costruzione entro fine 2021, esercitare il diritto di compera entro fine 2024 e finanziare l’allacciamento stradale. Dal canto suo il Comune adatterà l’attuale strada di quartiere e l’acquedotto. Il messaggio comprende inoltre la cessione a titolo gratuito delle sorgenti d’acqua necessarie per realizzare il wellness da parte della società Cta al Comune.

Un gruppo si era ritirato

I primi contatti con alcuni potenziali interessati a realizzare un centro turistico-alberghiero, come riferito dalla ‘Regione’ a marzo 2018, sono iniziati nel 2017. Lo scorso anno il Municipio ha poi incontrato tre diversi promotori. Dopo i primi approfondimenti, viene spiegato nel messaggio, un gruppo si è ritirato mentre agli altri due è stato chiesto di presentare il loro progetto e un business plan, nonché di effettuare il versamento anticipato di una somma a garanzia del diritto di compera biennale (260mila franchi). La documentazione è stata esaminata anche dalla Commissione Terme, con cui il Municipio ha collaborato per giungere alla scelta finale comunicata ai due proponenti lo scorso 1° luglio; tale decisione non è stata contestata da chi è stato escluso. Per quanto riguarda le tempistiche ipotizzate per la realizzazione del centro wellness alberghiero, dal messaggio emerge che l’obiettivo è di ricevere la licenza edilizia entro poco più di due anni (fine 2021). Nei due anni seguenti verrà consolidato il piano di finanziamento (2023) e iniziata la costruzione, che potrebbe concludersi nel giro di tre anni, permettendo così l’apertura del centro nel 2026. Al momento il primissimo passo dell’iter pianificatorio è una necessaria modifica di poco conto del Piano regolatore particolareggiato. Sarà pubblicata all’albo di Acquarossa dal 18 settembre al 17 ottobre.

Il progetto: una struttura ‘a misura di valle’ utilizzabile anche dalle scuole

I progetti che nell’ultimo decennio intendevano dare nuova vita al comparto terme hanno generato “un sentimento di delusione e rassegnazione nella popolazione bleniese”, spiega il Municipio nel messaggio. La causa della loro mancata concretizzazione, aggiunge, era verosimilmente il fatto che fossero troppo fuori scala per la realtà vallerana. Si pensi ad esempio al progetto da 100 milioni della coppia di imprenditori svizzero-inglese Andreas Schweitzer e Ashoob Cook con cui il Comune aveva stipulato una convenzione nel 2013; il diritto di compera non era però mai stato esercitato. Ora il discorso appare diverso: il gruppo di interessati infonde “una grande fiducia e aspettativa tra i membri del Municipio e della Commissione Terme”. Questo anche grazie al legame con il territorio da parte di alcuni membri del club di investitori: “Una buona premessa sulla quale costruire una struttura a misura di valle”. Le modalità di finanziamento e di gestione, si precisa, sono in linea con le tendenze del mercato turistico e sono improntate al “cauto ottimismo”. Per rendere possibile l’importante investimento sarà comunque indispensabile una squadra capace specializzata in diversi settori che al momento si sta formando.

Un punto importante della convenzione riguarda poi l’apertura al pubblico: viene infatti chiesto ai promotori che la struttura sia usufruibile anche a utenti che non siano ospiti dell’albergo e a tal proposito per i cittadini di Acquarossa saranno valutate delle facilitazioni. Inoltre il complesso deve poter essere utilizzato anche quale piscina scolastica e sarà pertanto richiesta una partecipazione finanziaria ai tre Comuni bleniesi, nonché al Cantone. Infine, oltre a promuovere l’offerta turistica di questa regione, i promotori si impegnano anche a favorire l’economica locale e a impiegare, nel limite del possibile, personale indigeno.

Il contratto presenta anche diversi scenari nel caso in cui il progetto non dovesse andare in porto. Se ad esempio gli investitori non dovessero essere in grado di iniziare la realizzazione del centro (dopo l’acquisto della Cta Sa), il pacchetto azionario sarà offerto al Comune per 2 milioni o venduto a terzi con il consenso del Municipio. SAM