Bellinzonese

Riorganizzazione e tecnologia per la valorizzazione dei Castelli

Il Municipio chiede 1,8 milioni per la progettazione della Fortezza di Bellinzona. Stimato in 14 milioni l'investimento complessivo delle opere

30 novembre 2020
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Il Municipio di Bellinzona ha licenziato oggi il messaggio per il credito di progettazione definitivo volto a valorizzare il patrimonio Unesco dei Castelli. Con un importante partecipazione da parte del Cantone, la città intende investire poco più di 1,8 milioni di franchi per il progetto iniziale denominato "Fortezza di Bellinzona". L'annuncio arriva proprio nel giorno in cui si festeggiano i 20 anni di iscrizione nel Patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco, avvenuta proprio il 30 novembre del 2000 a Cairns (Australia). Dopo lo studio preliminare presentato nel 2015, rispettivamente lo studio di fattibilità avviato l’anno successivo e i cui risultati concreti sono stati presentati nel 2019, è ora il momento di proporre la progettazione definitiva di una serie di interventi comprendenti misure costruttive, messa in scena, logistica, ma anche gestionali destinate a contribuire a un’ulteriore importante valorizzazione del complesso difensivo militare denominato “Fortezza di Bellinzona”.

“L’idea di fondo emersa dagli studi - comunica il Municipio - è quella di migliorare la coerenza e la qualità dei contenuti offerti puntando su una messa in scena di natura storico-divulgativa della Fortezza, sfruttando in particolare anche la tecnologia informatica e la realtà virtuale”. Andrà pure ripensata la struttura e le modalità di gestione dell’offerta e dei castelli medesimi. Saranno inoltre promossi una serie di interventi complementari che riguardano le vie d’accesso, la segnaletica, gli spazi di accoglienza dei turisti, il rifacimento dell’illuminazione di castelli, della murata e della cinta muraria. 

Lo studio di fattibilità elaborato dalla società Erlebnisplan GmbH - al quale il Municipio ha affiancato due esperti esterni - ha definito un concetto storico-divulgativo che promuove una visione d'insieme della fortificazione bellinzonese, con gli spazi espositivi interni ed esterni che andranno 'collegati' tra loro evidenziando i singoli aspetti della storia del complesso. Un primo suggerimento è quello di parlare di "Fortezza di Bellinzona" anziché dei Castelli. Saranno tre gli ambiti di progettazione: contenuti e messa in scena; aspetti tecnici e logistici; governance, posizionamento e marketing. La fase di progettazione sarà finanziata in ragione di 890'500 franchi dal Cantone, proprietario dei monumenti. Prevede una durata di 18 mesi e partirà nel secondo trimestre del 2021. 

Il Fil rouge

Lo studio di fattibilità prevede tre elementi che consentiranno ai visitatori di seguire una linea continua e coerente lungo tutto il percorso espositivo e di collegare in modo efficace le varie componenti del sistema di difesa. Tali elementi sono rappresentati da “stele parlanti” all’entrata dell’ascensore di Castelgrande e in ogni castello per introdurre i contenuti principali, cannocchiali con tecnologia di realtà aumentata negli spazi esterni dei castelli, sulla murata e lungo la cinta muraria e un trail scaricabile su smartphone che consentirà di percorrere individualmente l’intera Fortezza. 

Castelgrande

Le proposte concrete per Castelgrande riguardano un modellino della fortificazione con proiezioni e realtà aumentato nella hall del castello che rappresenterà il punto di partenza per la visite guidate. Previste anche due mostre permanenti (una nell'ala sud e una nella "casa del custode) dedicate rispettivamente alla storia della collina di Castelgrande e al borgo di Bellinzona e alla storia dei restauri dei tre castelli. Per quanto riguarda la murata, sicuramente uno dei punti forti di Castelgrande, sono previsti interventi poco invasivi per non compromettere l'impatto suggestivo della murata sul visitatore. Si prevede però un supporto digitale (realtà aumentata) che consentirà di interagire con la spazio circostante. 

Montebello

Lo studio prevede il maniero di Montebello quale "castello medievale per le famiglie". Un castello didattico e da vivere che invita a interagire con gli spazi e ad approfondire le tematiche legata difesa delle mura. Previste stazioni ludico-didattiche esterne, uno spazio coperto all'interno e un allestimento dedicato alla storia del castello. 

Sasso Corbaro 

Sasso Corbaro sarà invece il castello-osservatorio con una mostra permanente (con elementi multimediali) sui temi legati al territorio, alle vie di transito, al commercio e alla mobilità in generale. Non mancherà poi un modellino interattivo del massiccio alpino che consentirà di evidenziare la posizione strategica di Bellinzona e tutte le vie di transito che vi confluivano. 

Governance

Per quanto riguarda la gestione della "Fortezza di Bellinzona", lo studio suggerisce la costituzione di una Fondazione di gestione con lo scopo di farsi carico dell'insieme dei compiti operativi ma pure della direzione strategica e del marketing dell'intero patrimonio. Elementi importanti per la futura governance saranno l'identità Unesco, chiarezza gestionale, professionalità nel marketing e nella conduzione, qualità delle infrastrutture di accoglienza e delle visite. Il potenziale di crescita viene indicato tra i 100 e i 200mila visitatori. 

Investimento complessivo stimato in circa 14 milioni 

Con questo messaggio il Municipio chiede lo stanziamento di un credito per proseguire il lavoro e dare quindi avvio alla fase di progettazione. Per la fase di pianificazione dei contenuti e della messa in scena sarà istituito un team di lavoro, attivo per la durata di 18 mesi, formato da una direzione di progetto, un collaboratore scientifico e un assistente di progetto. A questi tre collaboratori si aggiungeranno gli esperti esterni. Terminata la fase di pianificazione e progettazione, sarà poi dato avvia alla realizzazione vera e proprio per un investimento complessivo stimato prudenzialmente in circa 14 milioni di franchi: 10 per il rifacimento dell'offerta turistico-museale; 2,5 per la realizzazione di un nuovo sistema di accoglienza presso il Castello di Montebello; 1,5 per la nuova illuminazione. Per la realizzazione vera e propria sono da prevedere da tre ai quattro anni. 

Progetti complementari

Il programma contempla anche misure aventi per scopo quello di rendere più comodo e accessibile a una più ampia fascia di visitatori l'interesso complesso monumentale. È già in fase di realizzazione la segnaletica turistico-culturale, con pannelli che attirano l'attenzione ee spiegano una ventina di elementi (luoghi, viste, monumenti). Si sta inoltre già sviluppando la segnaletica per orientare e indirizzare l'ospite verso i castelli. Per poter far fronte alle lacune attuali e offrire al visitatore un luogo di accoglienza e una “porta d’entrata” a Montebello più confacente alle nuove necessità, il Municipio ha risolto di procedere con l’allestimento di un concorso d’architettura per realizzare un nuovo spazio e integrare l’attuale “Casa del vignaiolo”, seppur rinviandolo verso la fine della prossima legislatura. I limiti entro i quali questo concorso può/deve svilupparsi sono stati concordati e condivisi con l’Autorità cantonale. Gli studi di base necessari alle prime riflessioni e lo stesso concorso d’architettura saranno verosimilmente decisi e attuati tramite investimento in delega da parte del Municipio. I crediti d’opera necessari alla realizzazione del progetto saranno viceversa oggetto di un messaggio al Consiglio comunale. 

Per far fronte al crescente numero di torpedoni in arrivo a Bellinzona, il Municipio ha già realizzato sette nuovi posteggi (cinque in via Murate e due sul piazzale dello stadio). In questo senso s'intende concepire una strategia di comunicazione di comune accordo con l'Otr-Bat per informare albergatori e ristoratori, così come i commerci del centro storico che potranno approfittare tangibilmente di questa nuova possibilità. Questi primi accorgimenti consentiranno alla città di fare fronte in questa fase alle nuove esigenze, mentre i touroperator (organizzatori di viaggi) internazionali attivi sull’asse nord-sud dell’Europa potranno fare capo a nuovi spazi di sosta nel quartiere di Bellinzona, e inserire di conseguenza la Turrita nei loro cataloghi stagionali. 

Infopoint in Piazza Collegiata

Il centro storico di Bellinzona e in particolare Piazza Collegiata costituiscono un luogo e un punto di passaggio nevralgico della Città. Qui transitano buona parte delle persone in visita alla Città, sia che esse giungano in treno, in bus o in automobile. In questo senso è prossimo all'inaugurazione (prevista per l'inizio di maggio) dell'Infoshop dove insediare gli sportelli Otr (attualmente sistemati al pianterreno di Palazzo Civico) assieme a un Visitor Center con cui presentare in maniera accattivante e interattiva le bellezze della Città e dell’intera regione del Bellinzonese e Alto Ticino.