Bellinzonese

Regolamento di conti e querela nella Lega di Bellinzona

Il presidente del Consiglio comunale Luca Madonna ha denunciato questa mattina la propria capogruppo Lelia Guscio

Luca Madonna e Lelia Guscio
27 ottobre 2020
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Cresce la tensione in casa Lega a Bellinzona. E questa volta ci scappa pure una querela penale. Dopo il recente scambio di cortesie fra il consigliere comunale democentrista Tuto Rossi e la capogruppo Lega/Udc/Ind. Lelia Guscio, la nuova puntata vede coinvolta ancora una volta quest'ultima per un altro intervento da lei pubblicato su Facebook. Tema del contendere la riunione di Legislativo del 28 settembre, quando il plenum cittadino per una manciata di voti ha bocciato la mozione ‘Prima i nostri’ depositata dal leghista Manuel Donati a nome del gruppo Lega/Udc/Ind. L'esito finale è stato di 24 sì (soprattutto Lega/Udc e Plr), 26 contrari (Ppd, Sinistra e Mps) e 2 astenuti. Un risultato cui si è arrivati dopo che il primo conteggio dei voti sembrava aver posto i mozionanti in leggero vantaggio; ma poiché al presidente del Cc Luca Madonna (Lega) non tornavano i conti, ha ordinato una seconda votazione, sempre per alzata di mano, sfociata nella definitiva bocciatura.

La versione di Manuel Donati

Chi, nel giro di pochi minuti, ha ribaltato la situazione? Donati sul 'Mattino della domenica' del 18 ottobre ha pubblicato una propria versione additando alcuni esponenti di Plr e Ppd che “hanno dapprima votato a favore per poi cambiare inspiegabilmente opinione”. Sempre Donati aggiungeva che “la difficoltà nel ‘coordinare le istruzioni di voto’ legata anche all'utilizzo della mascherina in sala, ha messo in difficoltà le persone che non sapevano più da che parte stare al momento del voto. È così successo – proseguiva – che di fronte allo scenario di una vittoria del gruppo Lega/Udc/Ind. gli altri due gruppi hanno deciso di mettere in difficoltà gli scrutatori obbligandoli a contare di nuovo i voti”.

Chi ha capito cosa

Va però anche detto che da subito, al primo turno, una parte dei consiglieri ha mostrato di non capire cosa veniva messo ai voti. La prassi indica infatti che il plenum deve esprimersi sulla mozione; ma qualora la commissione incaricata di fornire ai consiglieri il proprio parere preventivo (nel caso specifico la Commissione della Gestione) suggerisca una soluzione un po' diversa da quella del mozionante, con l'accordo di quest'ultimo si può mettere ai voti il rapporto commissionale. Nel caso specifico la maggioranza della Gestione invitata a respingere la mozione, la minoranza ad accoglierla. E quando Luca Madonna ha dato il via alla votazione, più consiglieri non erano in chiaro su cosa si andava ad alzare la mano. Il chiarimento c'è stato al momento di comunicare l'esito del primo voto, dopodiché si è fatta la seconda votazione che ha ribaltato l'esito della prima. In altre parole, secondo Donati qualcuno ha cambiato opinione; secondo altri presenti, nessuno ha cambiato opinione ma al secondo turno ha finalmente capito cosa Madonna metteva ai voti (la mozione e non il rapporto di maggioranza della Gestione).

Frecciate e denuncia

Postato il proprio articolo del 'Mattino' su Facebook, Donati se lo è visto commentare anche dalla capogruppo Lelia Guscio, che scrive: “Una vergogna. Grazie al riconteggio dei voti permesso dal presidente“, con tanto di faccina sorridente sottosopra. La reazione del diretto interessato non è tardata: “Occorre ricontare i voti – scrive Madonna – grazie a chi lascia frequentemente la sala per fumare e se ne va a casa prima della conclusione dei lavori. Accendere il cervello prima di aprire la bocca, signora maestra”. In effetti bisogna dargli ragione, perché talvolta in sala al momento del voto regna il caos. Risposta seguita stamane dalla sua querela a carico di Lelia Guscio per uno dei tre reati (diffamazione, calunnia o ingiuria) al capitolo 'Delitti contro l'onore'. Sempre stamane il presidente del Cc ha pure chiesto un incontro col sindaco Mario Branda per esporgli la situazione.

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