Bellinzonese

Oltre 100 milioni per il nuovo volto del comparto Ferriere

L'azienda proprietaria del sedime intende investire molto1 per rimodellare il comparto inserito tra i 5 poli di sviluppo. Confermato ma rivisto il progetto del 2015.

6 ottobre 2020
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È il futuro riordinamento del comparto occupato dalle Ferriere Cattaneo uno degli aspetti più interessanti contenuti del Piano d’azione comunale (PAC) presentato settimana scorsa dal Municipio di Bellinzona (documento di 140 pagine che stabilisce gli orientamenti per la pianificazione della Città per i prossimi 20 anni). Oltre alle zone delle Officine Ffs e dello stadio comunale a Bellinzona, del centro paese a Claro e della zona Capeleta a Camorino, anche l’area di Giubiasco - 47mila metri quadrati tra la stazione e viale 1814 - è infatti stata inserita tra i cinque poli di sviluppo multifunzionali dove il PAC individua un potenziale per lo sviluppo dei contenuti abitativi, lavorativi, produttivi e di svago. 

Già nel 2015, sulle pagine della ‘Regione, il titolare delle Ferriere Aleardo Cattaneo aveva esposto l’idea di dare una nuova disposizione al sedime. Una volontà, quella di Cattaneo, che era stata presa in considerazione dall’Accademia di Architettura di Mendrisio nell’ambito dell’elaborazione di un approfondimento - sostenuto anche da Confederazione, Cantone e dall’allora Comune di Giubiasco - sul comparto industriale situato lungo la ferrovia, con particolare attenzione alla porzione di terreno delle Ferriere.  Dove, dopo la cessazione della forgia e il trasferimento all’estero di una parte della produzione vagoni, si erano infatti liberate degli spazi. A cinque anni di distanza, da noi contattato Cattaneo conferma l’intenzione di concretizzare il progetto. «Siamo a buon punto - dichiara -. L’idea è quella di portare qualcosa di veramente interessante per la regione. In particolare dal punto di vista dell’occupazione». 

Investimento a tre cifre 

Le Ferriere Cattaneo prevedono un investimento complessivo superiore ai 100 milioni di franchi. Il sedime sarà suddiviso in due parti ben distinte: una zona residenziale e una zona artigiale-commerciale con l’obiettivo primario di creare posti di lavoro, anche con l’insediamento di nuove aziende. 

Sui contenuti concreti, spiega l’ingegnere Gian-Luca Lardi (rappresentante per le Ferriere del progetto), è tuttavia ancora prematuro esprimersi. Ci sono però delle ipotesi. Gli utilizzi possibili spaziano da contenuti alberghieri a congressuali, scolastici, produttivi, commerciali e infine abitativi. Si parla pure di contenuti di tipo medico-sanitario. «Sono tutti aspetti che s’inseriscono nell’ampia riflessione attualmente in corso nell’ambito della fase di sviluppo del progetto», afferma Lardi, il quale annuncia l’avvio entro la fine dell’anno di un mandato di studio in parallelo (che si concluderà nel 2021) grazie al quale sarà messo maggiormente a fuoco tutto quanto s’intende realizzare. «L’avvio dello studio in parallelo, al quale parteciperanno più gruppi di progettisti, rappresenterà la fase concreta nella quale saranno definite le varie possibilità che abbiamo sin qui preso in considerazione». Seguiranno poi ulteriori passi di pianificazione e progettazione, con l'iter verso la realizzazione finale che richiederà ancora anni. 

Rimandando dunque al futuro per indicazioni più precise sui contenuti di quello che sarà il nuovo volto del comparto Ferriere, Lardi mette evidenzia uno dei focus specifici: «sarà sui nuovi posti di lavoro all’interno del comparto, dove potranno trovare spazio nuove imprese o imprese già presenti sul territorio ma collocate altrove”. Per quanto riguarda la zona residenziale, invece, «uno degli obiettivi dello studio in parallelo sarà quello di capire come le volumetrie degli edifici a scopo abitativo previsti possano essere integrate al meglio». 

Rispetto al 2015, oggi appare delineata la costruzione del nuovo ospedale regionale nel comparto della Saleggina, dove il PAC ipotizza anche la realizzazione di una fermata Tilo. «Premettendo che sono progetti totalmente indipendenti da quello dello sviluppo del comparto delle Ferriere Cattaneo, è vero che dal punto di vista di traffico, mobilità lenta (grazie anche al nuovo nodo intermodale presso la stazione attualmente in fase di progettazione, ndr) ed eventuali sinergie col territorio immediato, anche il nuovo ospedale e l’ipotizzata nuova fermata possono avere una certa importanza». 

A differenza dei poli di sviluppo individuati dal PAC nei comparti delle Officine Ffs e dello stadio comunale a Bellinzona, il progetto Ferriere Cattaneo è al momento totalmente di natura privata. Si potrebbe ipotizzare un contributo pubblico nel caso in cui venisse utilizzata una parte del sedime per scopi pubblici, ad esempio con edifici adibiti ad uso scolastico e formativo. In questo senso sono avvenuti degli incontri preliminari con potenziali interessati.