Bellinzonese

Ex Petrolchimica, firmata la convenzione per la bonifica

Ratificato l'accordo per il risanamento del terreno dell'ex raffineria. L'analisi del sottosuolo dovrebbe partire in estate; nel 2022 la bonifica vera e propria

1 maggio 2020
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Passi avanti per la bonifica del terreno a Preonzo su cui sorgono i capannoni dismessi dell’ex raffineria Petrolchimica. Lunedì scorso, come reso noto dalla Rsi, è stata infatti firmata una convenzione da parte dei quattro proprietari dell’area, dal Comune di Bellinzona e dal Dipartimento del territorio. L’accordo sancisce che sarà il Cantone a gestire il risanamento della zona, cominciando (l’obiettivo è di iniziare durante l'estate prossima) con delle analisi di dettaglio del sottosuolo per determinare la gravità della situazione data dalla presenza in alcune zone del terreno di sostanze riferite a idrocarburi. Prima di ciò, il Municipio dovrà tuttavia licenziare un messaggio (atteso a breve termine) per lo stanziamento di un credito per lo smantellamento delle infrastrutture ancora presenti in superficie. Il risanamento vero e proprio dell’area dovrebbe iniziare nell’estate del 2022. I costi della bonifica (stimati fra i 20 e i 25 milioni di franchi) saranno anticipati dal Cantone, che insieme alla Confederazione dovrebbe poi assumersi una larghissima parte della spesa. "L’esatto importo sarà definito dal progetto di risanamento vero e proprio che seguirà le indagini del sottosuolo - ci spiega il sindaco di Bellinzona Mario Branda -. A quel punto si avvieranno le discussioni nel dettaglio per quanto riguarda le percentuali dei costi”, tenendo conto della possibilità di chiamare alla cassa la ‘perturbatrice per comportamento’ (ultima in ordine di tempo la compagnia petrolifera Tamoil, fallita nel 1996). Nel caso in cui ciò non avvenisse, “una percentuale dei costi, comunque ridotta, potrebbe essere a carico della Città".

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