Bellinzonese

Mobilità a Bellinzona, oggi è il giorno del nodo intermodale

Stamane alle 11 l'inaugurazione: fra le strutture principali del rinnovato piazzale Stazione la pensilina coperta dei bus con soffitto specchiato

La cerimonia di stamane (Ti-Press/Crinari)
12 dicembre 2019
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Tempi rispettati. Un anno prima dell’entrata in servizio (dicembre 2020) della galleria ferroviaria di base sotto il Monte Ceneri, che rivoluzionerà i collegamenti sul piano cantonale, oggi alle 11 viene inaugurato il nuovo nodo intermodale di Bellinzona progettato dagli architetti Lorenzo Orsi ed Emanuele Saurwein. Si tratta in sé del rinnovato piazzale Stazione quale fulcro attorno al quale ruota – e ruoterà ancor di più – buona parte del trasporto pubblico cittadino e regionale su gomma potenziato nel corso degli ultimi cinque anni. Iniziato dopo l'ammodernamento della stazione Ffs inaugurata nel 2016, il cantiere per il nodo intermodale è durato quasi due anni e ha richiesto un investimento di 25 milioni di franchi, di cui 9 a carico della Confederazione, 10 del Cantone, uno di Ffs e Città per infrastrutture comuni e 5 dei Comuni bellinzonesi, di cui l’80% a carico della Città.

Cosa cambia per gli utenti

Quello che per decenni è stato l’angusto vicolo Nadi a valle dei binari, è stato allargato dai precedenti 5 metri a 18 e oggi accoglie il capiente terminal dotato di dieci stalli per i bus delle linee urbane provenienti da sud e da nord equamente suddivisi nei due sensi di marcia. Il tutto è equipaggiato con moderni mezzi di comunicazione che indicano i tempi di percorrenza e di arrivo/partenza dei bus. L'infrastruttura è poi completata da una moderna pensilina coperta caratterizzata da un soffitto specchiato e dall’accesso a livello alla stazione ferroviaria, da cui si raggiungono i binari situati al livello superiore. Quanto alla viabilità, il viale Stazione da qualche tempo non è più percorribile nei due sensi e i veicoli possono transitare solo a senso unico discendente. L’accesso veicolare è consentito esclusivamente da nord, ossia dal piazzale Mesolcina a sua volta modificato e dotato di nuovo incrocio semaforizzato; dal piazzale Mesolcina si transita quindi lungo l’ampliato ex vicolo Marta (prima chiuso alla circolazione, oggi conta tre corsie di cui una preferenziale per i bus) e lungo via Lodovico il Moro con la curva al Leon d’Oro allargata. Il tutto arricchito da corsie ciclabili.

Porfido e granito ticinese

Caratterizzato da un fondo in porfido e dall'ampia scalinata in granito ticinese che porta all’edificio principale, il piazzale Stazione vanta un rinnovato arredo urbano ed è stato trasformato in una zona d’incontro con limite di velocità a 20 km/h e precedenza ai pedoni. Sempre sul piazzale a disposizione degli utenti vi sono quattro fermate per i bus con sosta breve (due verso nord e due verso sud), mentre a nord vi sono un Park and Ride per 144 auto e 50 moto, posteggi per complessive 340 biciclette e 12 di bikesharing, nonché aree per 5 taxi e 5 ‘kiss & ride’ per soste brevi. Inoltre, nell’intento di non penalizzare commerci e ristoranti, gli ex posteggi laterali di vicolo Nadi sono stati spostati in viale Stazione.