Mendrisiotto

A Mendrisio il bus si prende al terminale

Varato il nodo di interscambio alla stazione ferroviaria. Obiettivo, promuovere il passaggio fra rotaia e gomma

A Mendrisio si sono investiti 6,6 milioni (Ti-Press/Davide Agosta)
8 novembre 2020
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Mancano ancora gli ultimi ritocchi, ma quest'oggi, domenica, il nuovo nodo intermodale della stazione ferroviaria della Città di Mendrisio è già una realtà. Fin dal mattino è iniziato, infatti, il via vai di autobus e autopostali sotto la pensilina lunga 112 metri costruita a nord dello stabile viaggiatori e che può accogliere sino a dieci mezzi alla volta. Questo terminale di interscambio, al pari di quello in fase di realizzazione a Chiasso - e che sarà pronto nel 2022, sempre davanti allo scalo Ffs -, è cruciale per favorire la promozione del trasporto pubblico. I due poli del Distretto concentrano, così, su di loro le due piattaforme che intrecciano rotaia e gomma, favorendo i passeggeri e l'abitudine a una mobilità più sostenibile in una regione da parecchi anni alle prese con il traffico.

Non a caso la realizzazione di questa opera - iniziata nel giugno del 2019 - ha visto collaborare il Dipartimento del territorio, il Comune, la Commissione regionale dei trasporti e le due imprese interessate, ovvero Autopostale e Autolinea Mendrisiense. L'intervento strutturale, parte della politica dei trasporti, ha richiesto un investimento di 6 milioni e 600 mila franchi - a Chiasso si spenderanno oltre 9 milioni -, assicurato da Confederazione, Cantone, Commissione dei trasporti, Comune e Ferrovie.

Accanto alla pensilina è alle battute finali - sarà ultimata entro la fine dell'anno - la nuova area adibita a parcheggio 'Bike & Rail', destinata a far posto a 110 biciclette e a 120 motociclette. Ma non ci si ferma qui: per gli automobilisti si è pensato altresì a posteggi dedicati al 'car sharing', ovvero all'auto condivisa. Una modalità che invoglia a passare dalla quattro ruote al treno con facilità e tanto per recarsi al lavoro che nel tempo libero.