Rispettate le tempistiche per la conclusione del cantiere. La stazione Ffs cambierà volto, andando a favorire accessibilità, ordine e mobilità sostenibile
Le tempistiche sono confermate: i lavori per la realizzazione del nodo intermodale di Bellinzona – pensato per agevolare l’interscambio fra mezzi e utenti alla stazione Ffs – si concluderanno, come previsto, nel mese di dicembre. «Ci tenevamo ad informare la popolazione, che insieme ai commercianti del viale e agli utenti della stazione vogliamo ringraziare nuovamente per la pazienza che hanno avuto in questi due anni», ha affermato durante l’incontro con la stampa Simone Gianini, presidente della Commissione regionale dei trasporti del Bellinzonese (Crtb) che dal 2014 coordina la progettazione e i lavori dell’opera cominciati nel gennaio del 2018. Poco meno di tre mesi, dunque, prima dell’attesa inaugurazione – prevista il 12 dicembre in concomitanza con l’entrata in vigore del nuovo orario Ffs – e della messa in funzione di tutti i servizi e le strutture comprese nel progetto finanziato con un investimento di 25 milioni di franchi, di cui 10 a carico della Confederazione, altrettanti messi sul piatto dal Cantone e 5 provenienti dalla casse dei cinque Comuni del comprensorio (Bellinzona, con circa 4 milioni, Sant’Antonino, Cadenazzo, Arbedo-Castione e Lumino). Con la messa in servizio della galleria di base del Monte Ceneri – prevista per dicembre del 2020 – la rinnovata stazione di Bellinzona assumerà quindi una valenza di rilievo, andando a rappresentare un tassello centrale del futuro potenziamento del trasporto ferroviario e della mobilità lenta per tutta la regione.
Per concludere l’opera, ha spiegato Gianini intervenuto insieme al capo progetto Maurizio Malfanti e al responsabile della direzione dei lavori Massimiliano Zanni, manca ora l’ultima fase del cantiere. Che si concentrerà in particolare sul piazzale che, per usare le parole del presidente della Crtb e municipale di Bellinzona, sarà il biglietto da visita della rinnovata stazione che anche grazie all’introduzione del limite di 20 km/h rappresenterà un luogo privilegiato per i pedoni. Il piazzale, con alberi, panchine e una scalinata realizzata in granito locale (proveniente dalle cave di Iragna, Cresciano a Vallemaggia), sarà composto da 525 lastre in granito e da più di mezzo milione di dadi di porfido rosso.
Nelle prossime settimane saranno inoltre posate le pensiline specchiate del nuovo terminale dei bus (un comparto di 2'000 metri quadrati situato a sud che fungerà da punto di approdo delle linee regionali) e del Bike & Rail (situato a nord della stazione) con circa 300 posti per il deposito di bicilette (contando anche la valostazione, recentemente inaugurata, gli stalli saranno più di 400). “Al termine dei lavori – ha evidenziato Gianini – avremo una stazione più ordinata, maggiormente accessibile e che rappresenterà un bel colpo d'occhio per chiunque vi passerà”.
Le opere già concluse riguardano l’offerta di parcheggi a nord della stazione (150 per auto e 50 per moto) e le nuove disposizioni per la viabilità nei dintorni del quartiere San Giovanni e del viale Stazione dove, per favorire i suoi commercianti che durante i lavori si erano lamentati per i disagi causati dal cantiere, saranno realizzati 10 parcheggi (uno dei quali per persone disabili).