Bellinzonese

Un black out su tutto il pianeta? La soluzione in un musical

Lo spettacolo che coinvolge 86 persone sul palco – tra attori e ginnasti – tornerà in scena a inizio novembre. Ne abbiamo parlato con l'autore e il regista

18 ottobre 2019
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Come reagireste se all’improvviso non ci fosse più elettricità sull’intero pianeta? E non parliamo solo di rimanere al buio di notte, bensì di un black out generale che impedirebbe di utilizzare gli elettrodomestici, i telefoni, i computer e tutti i macchinari collegati alla corrente. Per farci riflettere sul nostro rapporto con la tecnologia e sul rispetto di ognuno di noi nei confronti del nostro pianeta viene in aiuto il musical che andrà in scena l’1, 2 e 3 novembre alla palestra della Spai di Biasca. I due temi, a pensarci bene, negli ultimi tempi rimbalzano sui media di tutto il mondo grazie all’aumentata sensibilità ambientale da una parte (Greta Thunberg e i movimenti giovanili in primis) e al dibattito che ruota attorno alle nuove onde 5G dall’altra.

Ma ‘Un altro pianeta’ si è chinato su questi aspetti già durante le prime rappresentazioni dello spettacolo, a giugno 2018, quando è andato in scena per celebrare i 100 anni della Società federale di ginnastica (Sfg) di Biasca. Sono infatti proprio i ginnasti, assieme agli attori, ad avere un ruolo importante sul palco che sarà calcato da ben 86 persone. Come racconta alla ‘Regione’ il regista Christian Pezzatti del Teatro Tan questo connubio è nato durante la sua rivisitazione del musical ‘Notre dame de Paris’ una decina di anni fa, quando al posto dei ballerini andarono in scena dei ginnasti. «Ho sempre ritenuto che hanno un grande potenziale artistico, che fatica però a essere riconosciuto», spiega. Perciò il regista, con un vissuto da ginnasta lui stesso, ha voluto di nuovo dare un’occasione ai membri della Sfg biaschese «che si impegnano tanto in palestra» di vivere un’esperienza diversa dalle competizioni; una possibilità di incontrare altri mondi artistici. Ed è proprio nella convivenza equilibrata tra canto, recitazione e movimenti acrobatici che secondo il Pezzatti si fonda l’unicità dello spettacolo.

Dipendenti dalla tecnologia

L’elemento unicità, come pure la novità, vengono sottolineati anche da Luca Chieregato, autore della storia che vede protagonista Jole, una ragazza volenterosa di trovare un altro pianeta dopo il black out sulla Terra e per questo partita volontaria alla ricerca di mondi diversi. L’idea, spiega Chieregato, non è in realtà nata da una particolare sensibilità all’ambiente, quanto più dalla consapevolezza di essere dipendente dalla tecnologia. «Come sostiene il filosofo Umberto Galimberti l’Occidente è il territorio più fragile del nostro pianeta. In caso di black out le foreste del Borneo non se ne accorgerebbero, mentre per noi sarebbe un dramma completo», sottolinea. «Ho poi anche voluto riflettere su come si trasformerebbero i rapporti tra le persone se dovesse andare via la luce», aggiunge.

Ecco dunque che nel primo atto – ‘Buio e cenere’ – emerge una dimensione cupa, animata da personaggi che impersonificano ad esempio la paura, la violenza, la povertà. ‘Vento e luce’, il secondo atto, nasce invece dal desiderio di esplorare tutti i possibili mondi che non conosciamo. È qui che Jole esplora una serie di diversi pianeti: Luci e colori (animato solo da forme luminose e suoni), A testa in giù (in cui si vive al rovescio), Evoluto (dove tutti hanno smesso di combattere e di guadagnare soldi, ispirato allo scienziato Nikola Tesla), Bambini (dove non esistono genitori), Senza parole (governato dagli animali), Grigio (in cui la tecnologia ha preso il potere). L’auspicio di Chieregato è che ciascuno possa portare a casa uno spunto e che rifletta sul tema dell’incontro umano e della gentilezza, «così spesso dimenticata nel quotidiano, sia nei confronti di noi stessi che degli altri». Ma anche nei confronti della Terra. «Perché in fondo un altro pianeta è già il nostro – conclude – e possiamo creare noi un altro modo di stare al mondo».

La prevendita per lo spettacolo con musiche di Simone Menozzi è in corso su biglietteria.ch, all’ente turistico di Biasca e Bellinzona o nei negozi Manor. Informazioni su: www.sfg-biasca.ch.