Questo spazio dedicato all’espressione di sé è stato creato a Biasca 12 anni fa da Christian Pezzatti. Palco per spettacoli e laboratorio in cui imparare
«Tan è il mio soprannome di quando ero piccolino. Mio fratello non riusciva a pronunciare il mio nome completo e alla fine mi chiamavano tutti così». Si innesta già a partire dalla sua infanzia la storia del Teatro Tan, fondato a Biasca dal 46enne Christian Pezzatti 12 anni fa. Un’istituzione culturale e un appuntamento fisso per molti affezionati, biaschesi e non, che si recano a teatro in un contesto famigliare. L’edificio è stato infatti realizzato da Christian praticamente fuori dall’uscio di casa. «Conoscevo qualcosa di simile, il teatro Agorà a Magliaso, costruito vicino a una casa privata, e mi piaceva l’aria famigliare che si respirava», racconta il nostro interlocutore. «In questo modo è come se portassi le persone a varcare la porta di casa e da una parte è bellissimo, ma dall’altra è importante separare quest’attività dalla famiglia», continua Christian. Lui, spiega, ci riesce con una serie di rituali e regole. Ad esempio quella di non ospitare più di uno spettacolo al mese durante il periodo della stagione teatrale, tra gennaio e maggio e poi da settembre a dicembre.
L’avvio della rassegna è alle porte: il primo spettacolo è previsto sabato 25 gennaio alle 20.30. Il cantautore italiano Luca Maciacchini presenterà il suo nuovo album con lo spettacolo di teatro-canzone “Imparare dal tacchino e altre storie” con tributi al cabaret milanese (Valdi, Gaber, Jannacci). «Ospitiamo artisti professionisti dal Ticino e dall’Italia», aggiunge Christian. Lo spazio, oltre che dal pubblico, viene apprezzato anche da chi si esibisce, aggiunge spiegando che la maggior parte di chi va in scena qui poi vi fa ritorno. «Si sentono ben accolti in questo spazio molto intimo», aggiunge il regista. Una delle caratteristiche di questo palco è infatti l’essere vicino al pubblico, senza barriere. Un’altra è il momento conviviale che si vive con attori, Christian e famiglia una volta finita la pièce.
Questo spazio modulabile viene utilizzato per una serie di attività. Come sottolinea Christian, «è importante che rimanga uno spazio dinamico, in continua evoluzione e trasformazione, flessibile e aperto all’ascolto dell’altro. È un luogo dove le persone possono fare esperienze legate al teatro e alla crescita personale». In questa direzione vanno i corsi che coinvolgono quest’anno 18 adulti, 14 ragazzi e 10 bambini. Oltre che teatro fisico e laboratorio per imparare, il Teatro Tan è però anche una compagnia, che grazie anche ad alcune collaborazioni crea e porta in scena spettacoli, proposti anche nelle scuole. Un esempio di collaborazione è quella nata con la Società federale di ginnastica di Biasca (altra grande passione di Christian), con cui è stato portato in scena il musical “Un altro pianeta” nel 2018 e replicato nel 2019.
Ora l’obiettivo del regista, che lavora a tempo parziale quale docente di educazione e di comunicazione audiovisiva, è quello di dedicare ancora più tempo a questa passione che, racconta, è diventata sempre più importante. Tra i progetti ve n’è uno sulla voce umana, sulla quale il 46enne propone già dei corsi per adulti; in futuro vorrebbe rivolgersi anche a bambini e ragazzi. «Si tratta di un campo che ho iniziato a conoscere 14 anni e che permette di approfondire la conoscenza di sé e di avere più consapevolezza del corpo e delle emozioni», spiega.
Dopo lo spettacolo del 25 gennaio, è previsto il ritorno de “Lo zoo di vetro” di Tennessee Williams sabato 8 febbraio alle 20.30. La produzione del Teatro Tan vede Christian Pezzatti alla regia e anche sul palco, affiancato da Jennie Da Silva, Paola Valchera e Luca Bernasconi. Sabato 14 marzo (ore 20.30) tocca a “Il lago dei cigni” del Collettivo Minimo Giullari di Gulliver (Prisca Mornaghini e Antonello Cecchinato), mentre il 4 aprile Luca Chieregato porta in scena assieme a Pietro Del Pascalis il suo spettacolo “Cyrano sulla luna”. La prima parte dell’anno si conclude il 30 maggio (ore 20) con Simone Menozzi, pianoforte e elettronica per “Il Quinto di Beethoven”. Alcuni attori del Teatro Tan si esibiranno inoltre oggi (alle 14 e in replica alle 16) all’oratorio dietro la Collegiata di Bellinzona con “Sognando un desiderio” (dai 3 anni).