Bellinzonese

Pace fatta sull'elettricità fra Bellinzona e i 4 Comuni

Trovato l'accordo per la riversione degli utili generati dall'Azienda multiservizi. Via la domanda di riscatto e i ricorsi. Decisiva la mediazione di Vitta

Ti-Press
18 gennaio 2019
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E alla fine scoppiò la pace fra la Città di Bellinzona e i quattro Comuni non aggregati di Arbedo-Castione, Lumino, Sant'Antonino e Cadenazzo sul tema della riversione nelle loro casse degli utili annui conseguiti dall'Azienda multiservizi. Il comprensorio di distribuzione di Amb continuerà a includere anche i quattro enti locali che, opponendosi alla decimazione dell'importo ricevuto fino a prima dell'aggregazione (1,15 milioni annui) e trovandosi confrontata a una Città poco disposta a riaumentarlo dopo le proteste, avevano inoltrato al Consiglio di Stato una domanda di riscatto delle linee elettriche.

“Grazie alla mediazione avviata dal consigliere di Stato Christian Vitta – fa sapere il Municipio di Bellinzona confermando quanto anticipato il 3 gennaio dalla 'Regione' – è stato trovato un accordo per il proseguimento della fornitura ai clienti residenti nei quattro Comuni da parte dell’Amb”. In seguito a tale intesa “sarà ritirata la domanda di riscatto degli impianti e ridefinizione del comprensorio di distribuzione presentata la scorso giugno da Arbedo-Castione, Lumino e Sant’Antonino”. Dal canto suo Cadenazzo, ricordiamo, si era chiamato fuori dalla contesa accontentandosi di un accordo bilaterale; oggi invece rientra dalla finestra beneficiando degli sforzi compiuti dagli altri tre Municipi.

In soldoni la Città verserà ai quattro Comuni 750'000 franchi annui (i Comuni durante l'ultimo recente incontro ne sollecitavano 800'000) di cui 475'000 in forma di liquidità (in precedenza la Città proponeva 200-300'000, mentre Vitta suggeriva di portarli a 350'000), nonché 150'000 in forma di prestazioni di servizio da parte di Amb e 125'000 conteggiati quale partecipazione ai costi infrastrutturali della Città (cifra suggerita da Vitta 150'000), in particolare per quanto riguarda lo sport. Quest’ultimo importo avrà quale contropartita per i domiciliati nei quattro Comuni la possibilità di accedere a servizi sportivi e culturali alle medesime tariffe dei cittadini di Bellinzona (ad esempio al bagno pubblico ed agli impianti del centro sportivo: piscina coperta e pista di ghiaccio). Infine, uno dei sette posti in seno al Consiglio direttivo di Amb sarà riservato a un rappresentante dei quattro Comuni, come a suo tempo assicurato dal sindaco di Bellinzona Mario Branda.

Con la sottoscrizione della convenzione i tre Comuni s'impegnano a ritirare il ricorso presentato contro i consuntivi di Amb e della Città di Bellinzona. L’accordo dovrà essere sottoposto ai rispettivi legislativi per approvazione, avrà la durata di 10 anni e avrà validità retroattiva a partire dal 1° gennaio 2018. “La convinzione – sottolinea il Municipio della Turrita aggregata – è che esso possa costituire la base per continuare anche in futuro la proficua collaborazione che si era instaurata precedentemente all'aggregazione, nell'interesse dello sviluppo dell'intera regione bellinzonese. Sarà inoltre possibile per Amb affrontare con maggiore forza anche i prossimi sviluppi in tema di liberalizzazione del mercato elettrico”.