Posizioni sempre distanti sulla distribuzione utili. Nuova lettera alla Turrita: respinta la proposta di mezzo milione, si minaccia il riscatto delle linee
Sono ancora distanti le posizioni fra la Città di Bellinzona e i quattro Comuni non aggregati di Arbedo-Castione, Lumino, Sant’Antonino e Cadenazzo sulla loro partecipazione agli utili dell’Ente autonomo Amb (Azienda multiservizi Bellinzona) entrato in funzione a inizio anno pur con un ricorso pendente sulla nomina dei membri del Consiglio direttivo. Dopo un articolo odierno del 'CdT' secondo cui “la pace sarebbe quasi fatta” e si andrebbe verso una “soluzione di compromesso” per una cifra di “almeno mezzo milione”, si chiariscono i contorni della vertenza. La quale, ricordiamo, è iniziata l’anno scorso quando la Città ha comunicato ai quattro Comuni non aggregatisi di aver deciso di decimare la distribuzione degli utili, assegnando loro dal 2018 solo complessivi 100'000 franchi annui, più 30'000 in sponsorizzazioni per eventi, anziché i precedenti 1,15 milioni annui.
Ritenendo la proposta ridicola, i quattro Municipi avevano risposto picche minacciando di procedere con un ricorso contro l’istituzione dell’Ente autonomo (ricorso infine non interposto) e col riscatto delle linee elettriche site sui loro territori qualora la Città non avesse riaumentato la distribuzione degli utili. Due mesi fa quindi l’Esecutivo della Turrita ha presentato loro una controproposta che prevede due cose: una cifra complessiva superiore al mezzo milione di franchi (ossia la somma di utili e partecipazione a un fondo infrastrutturale) e la possibilità (prevista negli Statuti) di nominare un loro rappresentante nel Consiglio direttivo dell’Ente autonomo Amb occupando uno dei due posti riservati al Municipio di Bellinzona: oggi sono il presidente Andrea Bersani (designato essendo il capo Dicastero sicurezza e servizi industriali) e il collega Giorgio Soldini, la cui nomina sarebbe dunque da rivedere ma solo qualora si arrivasse a un accordo. Nel frattempo la vecchia convenzione che sarebbe dovuta scadere il 31.12.2017 è stata prolungata sino a fine giugno 2018, data entro la quale la Città confida di trovare una soluzione.
Ma l’accordo è distante. Sul tavolo del Municipio della capitale, che ne discuterà durante l’odierna seduta municipale, una settimana fa è infatti giunta una lettera dei quattro Esecutivi che risponde picche alla controproposta sottoposta loro un paio di mesi. La missiva dice che un business plan da loro fatto eseguire recentemente mostra un potenziale di utenza nei quattro Comuni assai superiore rispetto alla proposta di ricevere almeno mezzo milione, e che perciò la Città dovrebbe aumentare considerevolmente la cifra, riportandola quasi ai livelli precedenti di 1,15 milioni. Pena, viene ribadito, l’avvio della procedura di riscatto delle linee. Che impoverirebbe le Amb di circa un quinto della propria infrastruttura. A suo tempo si era stimato un valore attorno ai 23 milioni di franchi.