In vista un'aula nel bosco e la rimozione degli argini del canale Ramello per generare una zona dedicata alla biodiversità e allo svago
Durante una serata organizzata dall’Associazione per un Piano di Magadino a misura d’uomo (Apm) tenutasi recentemente a Gudo, il direttore della Fondazione del Parco del Piano di Magadino Giovanni Antognini ha presentato quanto è già stato realizzato e i progetti in fase di concretizzazione. Negli ultimi anni sono ad esempio stati posati sette totem a segnalare l’entrata del Parco, è stata ripristinata la palude d’importanza nazionale Vigna Lunga Trebbione, è stata realizzata la pista ciclabile sterrata che attraversa il Parco nella sua lunghezza ed è stato sostenuto il progetto lortobio. Per quanto riguarda il futuro si prevede ad esempio di ristrutturare un osservatorio combinandolo con un’aula nel bosco adatto per le scuole. Inoltre, se il futuro centro del Parco previsto dal Piano di utilizzazione cantonale (Puc) al demanio agricolo di Gudo verrà realizzato, potrà ospitare svariate attività, anche didattiche. Non da ultimo si prevede di intervenire sul canale Ramello: l’intenzione è quella di toglierne gli argini in una zona ben delimitata per farlo tornare alle origini, a favore principalmente della biodiversità, ma anche dello svago con la costruzione di una torretta di osservazione.