Bellinzonese

Quando l'arte non è accessibile ai disabili

Villa dei Cedri: i disabili non possono raggiungere i piani superiori, manca un ascensore. La Città ha individuato alcuni interventi

Ti-Press
17 novembre 2018
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Talvolta basta poco: smussare il bordo di un marciapiede o una piccola rampa per rendere le infrastrutture accessibili anche ai disabili. Talvolta sono invece necessari interventi più impegnativi e costosi. Come quelli previsti a Villa dei Cedri a Bellinzona. L’accessibilità alla struttura, soprattutto ai piani superiori è infatti difficoltosa per disabili e persone con difficoltà motorie, poiché non è presente un ascensore.

Una mamma racconta che per consentire a sua figlia, che non può camminare autonomamente, di partecipare ai pomeriggi per ragazzi ai piani superiori dell’edificio, deve trasportare la bambina sulle spalle e salire dalle scale. “Spesso noto che non si facciano i conti anche con un altro tipo di utenza”, osserva dispiaciuta la nostra interlocutrice, che avanza la proposta di creare nel Comune uno sportello apposito dove segnalare questi bisogni. Interpellato dalla ‘Regione’, il capo Dicastero opere pubbliche e ambiente (Dop) Christian Paglia, fa sapere che un progetto per migliorare l’accessibilità del Museo era già stato elaborato alcuni anni fa. La bozza era stata però accantonata per dare la precedenza ad altri interventi ritenuti più urgenti.

Il costo preventivato è di circa 500mila franchi e prevede la costruzione di un ascensore all’interno dell’edificio e la realizzazione di servizi igienici adatti ai disabili, di cui ora il Museo è sprovvisto. Oltre a ciò, si pensa di realizzare anche accesso facilitato per mezzo di una rampa nella facciata nord. Il progetto è praticamente pronto, afferma Paglia, vanno aggiornati i costi e discusso in Municipio. Dopodiché, visto che Villa dei Cedri è un bene culturale protetto, il progetto dovrà avere via libera dall’Ufficio dei beni culturali (Ubc).

Interventi anche a Palazzo civico

Un ascensore è previsto anche a Palazzo civico, dove quello presente non è più a norma. Il nuovo lift sarà più ampio, in modo da consentire l’accesso anche alle carrozzine, verrà realizzato sfruttando lo spazio presente dietro alla scala principale e raggiungerà tutti i piani dell’edificio. Il costo del progetto è di circa 600mila franchi, il messaggio municipale è già pronto è verrà licenziato a breve.  Si tratta di un’opera che, spiega Paglia, era già stata discussa nella vecchia Bellinzona, ma che ora sta giungendo a concretizzazione. Soluzione in vista anche per quanto riguarda l’accesso alla chiesa Collegiata, di cui si parla da diverso tempo.

L’ultima proposta prevedeva di introdurre una piattaforma che si spostava lungo dei tubolari, soluzione però criticata dall’Ubc perché nascondeva parte della facciata del monumento. Il Dop ha quindi individuato un vano d’entrata sulla sinistra dell’edificio, da dove, con un lift, il disabile potrà raggiungere il pianoro adiacente alla chiesa. Un paio di scalini sono l’ultimo scoglio da superare per poter accedere, ma una piattaforma che sale e avanza quando azionata, completerà l’opera. Una volta effettuato lo spostamento, questa verrà riattivata, in modo che si abbassi e torni nella posizione iniziale, divenendo quasi invisibile. La piattaforma è una soluzione meno appariscente, ma deve però ancora essere sottoposta all’Ubc. Il costo totale per favorire l’accesso alla Collegiata è di circa 350mila franchi. Migliorie in vista anche per l’accesso ai campi di tennis del centro sportivo. Per consentire ai disabili di vedere le partite e recarsi al ristorante più agevolmente, il Dop sta elaborando un progetto di 150-200mila franchi.

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