Errore del progettista incaricato dall'Ustra a San Vittore. Il Municipio intende ricostruire la struttura ex novo, ma chi paga?
Lo stabile destinato ad accogliere gli spogliatoi della pista di ghiaccio di San Vittore non verrà utilizzato per questo scopo. È uno dei pochi punti certi, allo stato attuale, riguardo a quest’opera fortemente voluta dal Comune per valorizzare l’impianto sportivo che l’Ufficio federale delle strade (Ustra) ha ricostruito nell’ambito dei lavori nel comparto su cui si situa l’appena inaugurato Centro di controllo dei Tir, a ridosso dell’A13. Lo scorso dicembre il cantiere era stato sospeso e da allora l’edificio quasi concluso (mancano rivestimento esterno e tetto) è rimasto inalterato.
Sono invece continuate le discussioni tra Ustra e Comune, nonché tra le rispettive assicurazioni e coperture giuridiche, per definire con precisione responsabilità e prossimi passi da compiere. L’errore consiste nell’ubicazione sbagliata dello stabile sotto la linea dell’alta tensione: come risponde l’Ustra da noi sollecitata, è stato commesso da parte del progettista da loro incaricato. Ustra specifica che durante la pubblicazione del progetto la posizione degli spogliatoi era corretta; l’errore è dunque avvenuto nella fase di realizzazione. Sempre Ustra aggiunge che l’assicurazione del loro progettista ha individuato delle corresponsabilità all’errore da parte del progettista e della direzione dei lavori incaricati dal Comune.
Considerato il potenziale rischio per chi usa gli spogliatoi a causa della presenza di radiazioni non ionizzanti, nonché il pericolo in caso di rottura del cavo dell’alta tensione, la sindaca di San Vittore Nicoletta Noi-Togni spiega che il Municipio ha deciso di non assumersi alcuna responsabilità. Axpo, gestore della linea, aveva in parte acconsentito all’uso dello stabile a patto che la responsabilità se l’assumesse l’ente comunale. «Il danno finanziario è un conto, ma la salute delle persone ha priorità assoluta», sottolinea la sindaca, auspicando che si giunga presto a una soluzione per gli spogliatoi, essendo la pista già agibile.
Realizzare i nuovi spogliatoi sarà un’operazione più costosa di quanto previsto per il Comune, la cui assemblea aveva già stanziato 137mila franchi per contribuire a migliorie del progetto inizialmente previsto da Ustra (100mila per migliorie alla pista e 37mila per gli spogliatoi). Ustra prevedeva infatti di posare unicamente un container che ospitasse gli spogliatoi in sostituzione delle baracche e container precedentemente presenti. È stato il Comune a chiedere la costruzione di uno stabile più funzionale alle sue esigenze. Le valutazioni riguardo a un possibile spostamento per intero della struttura “sbagliata” o un suo smontaggio hanno rilevato l’impossibilità di procedere in questa direzione. La sindaca spiega pertanto che sarà necessario costruire ex novo, anche se non è ancora stato definito a quanti metri di distanza dall’opera attuale (almeno 5). Non è inoltre escluso che quest’ultima venga “riciclata” ad uso magazzino.
In attesa di risposte definitive dalle assicurazioni, non è dunque ancora chiaro se e quanto costerà al Comune l’errore commesso dal progettista incaricato dalla Confederazione. Per quest’anno è prevista la posa (già avvenuta lo scorso inverno) di container provvisori. L’esecutivo chiede pertanto all’assemblea che si riunirà lunedì 8 ottobre di approvare un credito di 25mila franchi. Fra le trattande ci sarà anche il coinvolgimento della popolazione per quanto riguarda il futuro del comparto, dove s’intendono organizzare anche attività durante il periodo estivo ed eventualmente nei prossimi anni inserire un impianto per il ghiaccio artificiale. La sindaca spiega che l’intenzione del Municipio è di approfondire questi argomenti attraverso una procedura di informazione pubblica partecipata, consultando cioè la popolazione.