Tra gli ospiti ci sarà anche Kiave, che in Italia porta il rap nelle carceri nell’ambito di progetti educativi con ragazzi
Nell’immaginario collettivo degli adulti, i rapper vengono considerati volgari e osceni, ma scavando nel loro genere musicale si scopre un mondo fatto di arte dell’improvvisazione, di rime poetiche e di nobili intenti sociali. L’evento “Rapper: i nuovi cantastorie” in programma sabato 14 aprile (ore 20.45) al Teatro Sociale di Bellinzona ha proprio l’obiettivo di far scoprire le sfaccettature di questo universo anche a chi il rap non lo conosce.
In Città c’è però chi è un vero esperto e si è basato su questo genere musicale per scrivere la propria tesi di master. Si tratta della docente alle Scuole medie 1 Sultan Filimci, ideatrice dell’evento. Nella sua ricerca ha approfondito gli aspetti linguistici dei testi rap e, poiché sul tema non c’erano ancora studi accademici, si è concentrata in particolare sul rap in Ticino. Durante la serata al Sociale – che fa parte del festival Strange Days, organizzato da Invisible Lab e dedicato all’influsso degli anni 90 sul nostro presente – interverrà con l’analisi di alcuni dei primi testi rap prodotti nel nostro cantone all’inizio degli anni 90. Testi “volgari” analizzati in modo accademico: questo è solo uno dei contrasti che caratterizzeranno l’evento. «Portiamo un genere spesso legato alla musica di strada a teatro, luogo dell’eleganza per eccellenza», spiega Sultan Filimci.
Un altro contrasto è rappresentato dal fatto di ascoltare il rap, una musica in cui solitamente ci si muove, da seduti. A momenti di discussione e a vari interventi si alterneranno anche esibizioni musicali. Tra gli ospiti che proporranno una performance live c’è anche Kiave, rapper originario di Cosenza attivo nella scena italiana, che usa il rap come strumento educativo per progetti che coinvolgono ragazzi in carcere. «Il rap spazia sui temi più vari: c’è chi lavora sulle denunce sociali e chi vuole fare esercizi di stile o linguistici. Noi presenteremo il rap in modo che sia fruibile anche a un pubblico estraneo alla cultura hip hop», sottolinea l’appassionata di questo genere.
L’occasione permetterà anche di capire chi sia l’MC, acronimo di Maestro di Cerimonia, ovvero il rapper che ha la capacità di improvvisare i suoi testi sui temi più disparati. Una figura che nasce nelle strade dei ghetti americani e vagabonda per i quartieri raccontando storie in rima, narrando di vita di strada, di fatti e avvenimenti contemporanei, di ingiustizie e di aspirazioni comunitarie. «È una sorta di nuovo cantastorie che in questo modo fa rinascere un’arte medievale desueta», spiega Sultan Filimci. L’arte dell’improvvisazione verrà messa in pratica con una sfida di freestyle prendendo spunto da alcuni oggetti individuati a caso tra il pubblico. Verrà anche dato spazio ai trucchi del mestiere utilizzati dagli MC per riuscire a improvvisare e inventare rime in tempo reale: un esercizio per il quale serve molto allenamento.
Oltre a Kiave e ad alcuni tra i migliori esponenti della scena hip hop ticinese (Bass, Nick e Alex di Bellinzona, Massakrasta di Chiasso e Silvano di Lugano), sul palco salirà anche Zona MC di Rimini, conosciuto per le sue rime sulle più famose teorie filosofiche. Un altro esempio di impiego utile del rap lo porterà Fabio Caso, in arte Kaso, che in Italia e Ticino, fin dagli anni 90 ha prodotto musica e l’ha utilizzato in molteplici contesti tra cui scuole di musica, nell’ambito sociale e nella televisione. Spetterà a proprio a Kaso il compito di condurre e moderare la serata. Dj Spasmo (Locarno), anche lui sul palco, affiancherà i vari artisti per la colonna sonora. Prevendita in corso su ticketcorner.ch oppure all’Ente turistico di Bellinzona e nei negozi Manor.