Bellinzona

Si scava per la Centrale cantonale di allarme

21 marzo 2016
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Si è svolta nel primo pomeriggio a Bellinzona la cerimonia di posa della prima pietra dello stabile che ospiterà in futuro la Centrale cantonale di allarme (Cecal). Una cassa con un vecchio fucile mitragliatore e una vecchia autoradio sono stati depositati nell’area di cantiere per simboleggiare il legame fra il passato e il futuro del comparto dell’ex Arsenale militare e la nuova centrale operativa. La Centrale cantonale di allarme troverà posto nell’area dell’ex Arsenale militare – accanto alla sede del comando della Polizia cantonale – e permetterà di migliorare la gestione delle urgenze che giungono ai numeri di telefono d’emergenza della Polizia (117) e dei pompieri (118). La nuova struttura, che sarà ultimata entro la fine del 2017 e che potrà quindi essere operativa nel corso del 2018, favorirà inoltre la collaborazione tra la Polizia cantonale e le Guardie di confine, anch’esse ospiti del nuovo stabile insieme al segretariato della Federazione cantonale ticinese dei corpi pompieri. Sempre in quest’ottica, in parallelo alla costruzione dello stabile, la Polizia è stata dotata di un sistema integrato di condotta condiviso con i partner, per favorire l’operatività tra gli attori della sicurezza che operano quotidianamente sul territorio del nostro Cantone. Inoltre, grazie al nuovo programma informatico migliorerà anche il lavoro e la collaborazione con le Polizie comunali.

Alla cerimonia hanno partecipato i Consiglieri di Stato Norman Gobbi e Christian Vitta, il comandante della Polizia cantonale Matteo Cocchi, il Direttore del Segretariato della Federazione cantonale ticinese dei corpi pompieri Francesco Guerini e i rappresentanti del Corpo delle Guardie di confine Stephan Lanz e Fabio Giussani.

I costi di investimento del progetto ammontano a 15,9 milioni di franchi. A questo totale vanno aggiunti i costi delle infrastrutture informatiche e telematiche per un totale complessivo di quasi 17,9 milioni di franchi.