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Ripescata la trivellatrice finita nel lago a Melide

Per l'operazione è stata chiusa nella notte la corsia nord dell'autostrada. Il macchinario pesa 800 chili ed è stato raccolto da una grossa gru

La grossa gru che ha pescato la trivellatrice
9 gennaio 2025
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Oprazione decisamente fuori dell’ordinario quella che si è svolta nelle ultime due notti al ponte diga di Melide. Parliamo del recupero della trivellatrice del peso di circa 800 chili, che era finita in fondo al lago lo scorso mese di settembre. Un’operazione che è andata a buon fine, ma è stata necessaria la chiusura, per alcune ore, della corsia nord dell’autostrada per consentire il posizionamento di una grossa gru che, nei pressi della riva e del viadotto, ha ripescato il macchinario a una profondità tra i 4 e gli 8 metri e lo ha sistemato su una chiatta che lo ha trasportato fino alla foce del Cassarate, dove è stato scaricato stamattina (vedi immagini).

Inquinamento inferiore al previsto

In base a un primo esame delle condizioni della trivellatrice, si può stimare, con buona approssimazione, che il riversamento di idrocarburi nel Ceresio è stato limitato ad alcuni litri. Da questo punto di vista, è andata meglio di quanto si potesse supporre quando è emersa pubblicamente l’informazione dopo che sono stati avvistati i galleggianti posati per contenere la fuoriuscita di olio combustibile. In merito alla portata dell’inquinamento, il presidente della Federazione ticinese per l’acquicoltura e la pesca (Ftap) Urs Luechinger aveva tranquillizzato, sostenendo che, solitamente, i riversamenti di idrocarburi nel lago non provocano grossi danni alla fauna ittica.

Caduta dalla chiatta della Snl

La trivellatrice era stata chiesta dall’Ufficio federale delle strade (Ustra) per effettuare lavori di carotaggio per i rilievi affinché si potesse sondare e valutare lo stato del ponte diga di Melide. Il trasporto del macchinario era stato affidato alla Società di navigazione del lago di Lugano, che ha utilizzato la chiatta di sua proprietà. Quel giorno, però, le condizioni meteo non erano delle migliori: c’era un forte vento da nord e un moto ondoso di una certa rilevanza. Tanto che la trivellatrice è finita nel lago. Cosa sia capitato è oggetto di un procedimento penale coordinato dal procuratore pubblico Luca Losa, che dovrà accertare le cause, la dinamica dell’incidente e le eventuali responsabilità. Elementi utili alle indagini potrebbero giungere dal macchinario e dai suoi pezzi ripescati.

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