In una presa di posizione sostengono che, nell’ultima seduta di Consiglio comunale, l’Esecutivo abbia presentato dei dati errati
“Disinformazione tra la popolazione e sui media”. A compierla, secondo il Gruppo Sos Scuole Comunali, è l’Esecutivo di Tresa in merito alle discussioni sorte sul progetto di riorganizzazione delle scuole. Sul tavolo ci sono tre proposte: mantenere lo status quo, trasferire tutti gli allievi a Croglio con la conseguente chiusura della sede di Sessa o spostare i bambini del primo ciclo a Sessa e quelli del secondo a Croglio.
Il giorno successivo alla seduta straordinaria del Consiglio comunale (Cc), il Municipio ha diffuso un comunicato stampa con gli sviluppi delle discussioni avute con le Commissioni di quartiere e alcuni dati relativi al numero degli allievi presenti, evidenziando un calo: “Nell’anno scolastico 2016-2017 erano presenti 137 allievi, oggi ne abbiamo 100 e nel 28/29 saranno 90”. Tuttavia, queste cifre fornite dal Municipio sono contestate dal Gruppo Sos: “Siamo sorpresi e delusi del fatto che, ancora una volta, il Municipio abbia voluto pubblicare dei dati che non corrispondono alla realtà e nemmeno corrispondono ai dati che ha fornito al Cc. Sembrerebbe, e il comunicato stampa di qualche giorno fa lo conferma, che il Municipio voglia fare disinformazione”. Marta Balmelli, rappresentante del Gruppo, ci precisa che «il Municipio non ricorda mai che i bambini di Ponte Tresa sono stati assorbiti dalla scuola di Croglio. I numeri che forniscono continuano a essere sempre girati a loro favore e forniscono solo le informazioni che fanno a loro comodo. Sostengono che a Sessa ci sono 23 bambini, quando in realtà sono 24. Inoltre parlano di una possibile pentaclasse, ma questa non è possibile in quanto è fattibile solo con meno di venti bambini».
Inoltre, il Gruppo Sos contesta anche il coinvolgimento delle Commissioni di quartiere: “Solo nel caso in cui si fosse arrivati al punto di non poter più mantenere lo status quo, il gruppo chiedeva di coinvolgere le commissioni di quartiere e una rappresentanza del gruppo Sos. Dato che il Municipio ha fornito alle commissioni tra le possibilità di scelta quella dello status quo, si capisce che questa possibilità è effettivamente percorribile”. Aggiungono anche che “le commissioni di quartiere, tra cui una costituita (forse ad hoc) solo un paio di settimane prima di coinvolgerle nella tematica della scuola, dovrebbero rappresentare l'opinione dei cittadini dei quartieri. In questo caso però non dovrebbe essere necessario, dato che la popolazione si è già espressa in merito”.
Il Gruppo Sos ribadisce la propria intenzione di rinunciare alla riorganizzazione scolastica: “A nostro modo di vedere, un Comune dovrebbe considerare le scuole come un investimento e non come semplice costo. Ancor di più un Comune che ha un capitale di quasi 11 mio (che non dovrebbe aver bisogno di fare tagli) e che mette tra i suoi obiettivi quello di diventare un Comune per le famiglie”.