‘La casa sull’albero’ è il progetto vincitore del concorso di architettura per la nuova sede che a partire dal 2032 ospiterà 440 allievi
Si chiama ‘La casa sull’albero’ la proposta vincitrice del concorso di architettura per la realizzazione della nuova scuola media di Biasca. Progettato in maniera compatta su tre piani, l’edificio avrà spazi didattici per 20 sezioni (circa 440 studenti), doppia palestra (con possibilità che in futuro diventi tripla), sala fitness, piscina, spazi sportivi esterni, cucina, mensa, sala multiuso, aula magna e centro giovani. L’investimento si aggira attorno ai 90 milioni di franchi. La progettazione definitiva dovrebbe concludersi nella primavera del 2027. La tabella di marcia indica poi la presentazione della domanda di costruzione e la richiesta del credito al Gran Consiglio nel corso del 2028, con l’obiettivo di iniziare i lavori, la cui durata sarà di circa tre anni, nel corso del 2029. Durante la fase di cantiere si dovrà garantire la continuità del funzionamento di tutti i servizi richiesti dell’attuale scuola media (compresa la mensa).
La proposta scelta all’unanimità da un’apposita giuria di esperti, presieduta dall’architetto Sacha Menz, è stata elaborata dal gruppo interdisciplinare capitanato dallo studio d’architettura Campana Herrmann Pisoni architetti Sagl. «Si tratta di un progetto aperto al futuro ed esemplare dal punto di vista degli standard logistici e di sostenibilità, senza dimenticare la valenza degli spazi esterni e quelli a favore dell’aggregazione», ha sottolineato Giovanni Realini, capo della Sezione cantonale della logistica, intervenuto questa mattina a Biasca in occasione di una conferenza stampa organizzata negli spazi dello Swiss Railpark in via Officine (dove fino al 24 febbraio, dalle 14.30 alle 18.30, il pubblico potrà visitare l’esposizione di tutti i progetti che hanno partecipato al concorso). Concorso che non ha preso in considerazione il rifacimento del Centro professionale tecnico (previsto in una seconda fase), situato nello stesso comparto della scuola media e della pista di ghiaccio.
Gli obiettivi della progettazione delle nuove Medie erano da un lato individuare la soluzione più adeguata per gli edifici scolastici, valutando il punto di vista funzionale, architettonico, costruttivo e dell’inserimento nel contesto, e dall’altro proporre una riflessione a livello urbanistico proprio per integrare in modo ottimale anche i futuri sviluppi del Centro professionale tecnico (Cpt). La giuria, ha spiegato l’architetto Menz, ha in particolare apprezzato a livello paesaggistico le ampie superfici verdi libere, e dal punto di vista didattico la creazione di uno spazio unico e permeabile che favorisce lo scambio e il dialogo tra studenti, corpo insegnante e utenti esterni. Grande valenza è stata data alle zone esterne per promuovere la vegetazione e la biodiversità. Previsto ad esempio un viale alberato che dalla stazione condurrà alla scuola, ma anche giardini botanici, aree di svago e un anfiteatro.
Christian Vitta, direttore del Dipartimento finanze ed economia, si è felicitato per la presentazione di un progetto che rappresenta il primo tassello del Campus scolastico cantonale (che dovrebbe completarsi appunto con il rinnovo del Cpt). Positivo, secondo Vitta, è il concetto che sposa il concetto di sostenibilità (prevista ad esempio la posa di pannelli fotovoltaici sulle facciate dell’edificio), così come funzionale si è rivelata la sinergia instaurata tra il Cantone e il Comune di Biasca per la promozione dello studio pianificatorio e per le necessarie modifiche del Piano regolatore in tempi contenuti. «L’edilizia scolastica svolge un ruolo centrale per tutta la società», ha affermato Marina Carobbio Guscetti, direttrice del Decs, evidenziando come la scuola debba rappresentare una seconda casa per allievi e docenti, ma pure un luogo simbolico e prezioso per tutta la comunità, pensando infatti alla possibilità di organizzare attività ricreative extrascolastiche.
Al concorso hanno partecipato 30 studi d’architettura. La giuria ha inizialmente selezionato gli 8 progetti per la seconda fase, andando in seguito a designare il progetto vincitore, come detto presentato dal gruppo interdisciplinare capitanato dallo studio d’architettura Campana Herrmann Pisoni architetti Sagl di Ascona (architettura) e composto dagli studi Land Suisse Sagl di Lugano (architettura del paesaggio), Bonalumi engineering SA di Locarno, mawi energie SA di Locarno (ingegnere RVCS), mawi energie SA di Locarno (Ingegnere elettrotecnico), Ecocontrol SA di Locarno (fisico della costruzione) e studio Celio Brenno di Faido (sicurezza antincendio).
Sempre in tema di stabili scolastici, ricordiamo, il Comune di Biasca ha dato avvio nel corso del 2024 all’edificazione della nuova scuola elementare nella zona in Bosciorina (investimento attorno ai 31 milioni di franchi), con palestra doppia e il rifugio pubblico di Protezione civile da 600 posti. La seconda e la terza fase nel comparto Bosciorina – che saranno accompagnate in futuro da altri messaggi municipali con nuove richieste di crediti – prevedono invece la realizzazione sullo stesso sedime della nuova casa anziani da 75 posti letto (costo stimato pari a 28 milioni di franchi) e (per altri 12,5 milioni) della nuova scuola dell’infanzia, di un centro extrascolastico, di un asilo nido e della rinnovata sede del Servizio educazione precoce speciale.