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‘A Lugano la revisione della spesa sia affidata a esterni’

Lo chiede il gruppo Avanti con Ticino&Lavoro, che probabilmente boccerà il Preventivo 2025 come il Plr, con una mozione e un emendamento ad hoc

Giovanni Albertini, capogruppo di Avanti con Ticino&Lavoro
(Ti-Press)
3 dicembre 2024
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Dare mandato a un ente esterno per la revisione della spesa. Questa, in estrema sintesi, la proposta che il gruppo Avanti con Ticino&Lavoro farà agli altri consiglieri comunali di Lugano. A seguito della storica decisione del Partito liberale radicale (Plr) di Lugano di non sostenere il Preventivo 2025 – e delle conseguenti reazioni piccate della maggioranza Lega-Udc, a sostegno della linea municipale –, ritenendolo troppo poco coraggioso, tutti i gruppi in Consiglio comunale (Cc) si stanno posizionando. Con la (provvisoria) scelta della Sinistra di sostenere i conti, si sta delineando una maggioranza a favore del Preventivo. Alla seduta mancano però due settimane e la storia è ancora tutta da scrivere. A contribuire al dibattito è ora il gruppo guidato da Giovanni Albertini, che ha in serbo una mozione e un emendamento con la medesima proposta.

‘Il Municipio non prende decisioni elettoralmente parlando difficili’

«Sostanzialmente chiediamo al Municipio lo stanziamento di un credito per il conferimento di un mandato a un ente esterno specializzato, al fine di procedere con un processo di revisione della spesa pubblica comunale – conferma il capogruppo –. Ci sembra che il Municipio sia in difficoltà, sembra che non voglia assumersi l’onere di fare delle proposte concrete per arginare le spese, agiscono con il freno a mano tirato e non prendono decisioni elettoralmente parlando difficili. E d’altra parte noi come Cc abbiamo le mani un po’ legate. È chiaro che decidere risparmi o aumenti del moltiplicatore è impopolare. Però siamo in un momento nel quale va fatto, perché il debito pubblico è cresciuto davvero troppo. Per questo ci vuole qualcuno che si assuma la responsabilità di proporre delle misure, qualcuno che faccia un lavoro analitico serio, dicastero per dicastero, e che dia il proprio punto di vista oggettivo indicando dove sarebbe giusto apportare dei correttivi senza la paura di scontentare qualcuno».

‘Si collabori col gruppo di lavoro’

Oltre a chiedere l’intervento di un ente esterno, la mozione chiede che sia effettuata una revisione della spesa in linea con le direttive del Fondo monetario internazionale. Questa spending review, dovrebbe basarsi su quattro obiettivi principali: l’allineamento delle priorità garantendo che le risorse siano destinate ai bisogni effettivi dei cittadini; l’identificazione dei risparmi per ridurre gli sprechi intervenendo su inefficienze amministrative e duplicazioni di spesa; l’ottimizzazione dei processi puntando a migliorare i meccanismi interni e i flussi operativi; la creazione di spazi fiscali per liberare risorse per progetti nuovi o necessità emergenti.

Per Lugano dunque una ricetta simile a quella adottata dalla Confederazione e proposta peraltro sempre da Avanti con Ticino&Lavoro anche a livello cantonale. Quello che Albertini stesso definisce un «jolly» a favore dell’Esecutivo come si concilia però con il fatto che un gruppo di lavoro interno sia già operativo ed entro la primavera o l’estate prossimi dovrebbe portare delle proposte concrete? «Nulla vieta che l’ente esterno e il gruppo collaborino. Gli interessi della Città sarebbero comunque garantiti dal fatto che alla fine le decisioni rimangono politiche, di competenza di Esecutivo e Legislativo. Sarebbe un supporto, non una sostituzione». Un primo test per sondare il sostegno all’istanza arriverà già durante la seduta del 16 dicembre, quando il gruppo proporrà l’emendamento al Preventivo.

‘Condividiamo le critiche dei liberali radicali Ma vogliamo essere costruttivi’

A tal proposito, voi cosa avete deciso? Lo sosterrete? «Non abbiamo ancora fatto una scelta definitiva, ma tendenzialmente non lo approveremo. Purtroppo il Municipio non ha avuto il coraggio di prendere determinate decisioni». Condividete quindi le critiche del Plr? «Sì. Ma riteniamo di aver fatto un passo in più. Va bene sottolineare che il Municipio non ha fatto i compiti, che è vero, ma ci sembra costruttivo provare a portare anche una soluzione». E da nostre informazioni, anche altri partiti stanno preparando ulteriori proposte da sottoporre ai colleghi, in Gestione e durante il Cc, accrescendo l’attesa in vista della seduta. Da ultimo, ad Albertini chiediamo l’opinione su un altro punto emerso durante il dibattito innescato dal Plr: l’opportunità di vendere i cosiddetti ‘gioielli di famiglia’, ovvero – tra le altre cose – degli edifici di proprietà della Città che potrebbero fruttare parecchi milioni. «Quando si va a toccare gli immobili, vuol dire che si è alla canna del gas – l’opinione del capogruppo –. Credo che siano l’ultima cosa da toccare, permettono di progettare, di guardare al futuro. C’è margine per rientrare finanziariamente anche senza toccare il parco immobiliare».

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