L'Ufficio cantonale di accertamento sollecitato per presunte irregolarità nella procedura di elezione del Municipio
Una scheda di voto sarebbe finita nel tritacarta durante le operazioni di spoglio delle elezioni comunali di domenica ad Ascona. Un’azione che non è contemplata dalle normative, tanto che è scattata una segnalazione, con la clausola dell’urgenza, all’Ufficio cantonale di accertamento per “presunte irregolarità della procedura di elezione del Municipio”.
Nella stessa segnalazione viene riportata la testimonianza di un delegato all’Ufficio elettorale asconese: “Domenica in mattinata sarebbe stata distrutta (tramite dispositivo tritacarta) almeno una scheda per l’elezione del Municipio». Un racconto ben dettagliato: «Un elettore avrebbe inserito la carta di legittimazione in una busta di voto, assieme alla scheda per l’elezione del Consiglio comunale, e la seconda scheda (quella per l’elezione del Municipio) nell’altra busta di voto». Un caso anomalo, che – in teoria – avrebbe dovuto apparire sul verbale, da trasmettere poi (assieme alle buste e alle schede ritenute, per vari motivi, dubbie) all’Ufficio cantonale di spoglio per ulteriori valutazioni.
Invece: “Da parte di un membro dell’amministrazione comunale sarebbe arrivata l’indicazione secondo cui la busta con la scheda per l’elezione del Municipio andasse distrutta. In assenza di opposizione da parte dei delegati presenti, la busta e la scheda in questione sarebbe stata tritata. Non è dato di sapere se la situazione si sia ripetuta per altre schede e, se del caso, per quante”.
Nella segnalazione alle competenti autorità cantonali vi sono ancora altre considerazioni: “La decisione è stata presa senza alcun coinvolgimento dell’Ufficio elettorale e, in ogni caso, del suo presidente. Di quanto accaduto non è stata fatta alcuna menzione all’interno del verbale dell’Ufficio elettorale, di modo che né il presidente né il vostro Ufficio di accertamento hanno avuto modo di venire a conoscenza di quanto accaduto”. E prima dei “cordiali saluti”, un’ultima indicazione: “Potenzialmente una singola scheda avrebbe potuto modificare l’esito della votazione”.
Niente di più vero. Ad Ascona, a scrutinio completato, in Municipio sono stati assegnati quattro seggi al Plr, due al Centro e uno al Gruppo Rosso Verde. Se ci fosse stata una sola scheda in più per il Centro l’esito sarebbe stato diverso. Infatti, nella seconda ripartizione dei seggi, al Plr è stato assegnato il quarto municipale per una differenza di pochi voti (una scheda, appunto).
Ma torniamo al “pasticciaccio” del tritacarta. Stando a nostre informazioni, la vicenda è oggetto pure di due ricorsi al Tribunale cantonale amministrativo. Uno è stato inoltrato ieri pomeriggio, a nome di tre cittadini del borgo, dall’avvocato Gianluca Padlina. In sostanza viene chiesto che sia dato l’ordine di conservare in un luogo sicuro tutto il materiale di voto relativo alle elezioni del Municipio e del Consiglio comunale per la Legislatura 2024-2028; poi, in via principale, l’annullamento dell’esito della votazione per l’elezione del Municipio di Ascona e, in via subordinata, che venga accertata l’irregolarità della procedura preparatoria della votazione.
La situazione che si è venuta a creare con la segnalazione all’Ufficio cantonale di accertamento solleva pure altre questioni. Una su tutte: sono state distrutte allo stesso modo altre schede di voto? Sembrerebbe che la risposta a questa domanda sia positiva. Ad Ascona c’è chi ha raccolto le testimonianze di altri delegati che hanno assistito ad azioni del tutto simili a quelle avvenute nella mattinata di domenica. Testimonianze che evidentemente andranno verificate da chi ora dovrà occuparsi di stabilire cosa sia effettivamente successo.
Ricordiamo, in conclusione, che gli asconesi saranno chiamati nuovamente alle urne il prossimo 12 maggio per votare il sindaco. Nei giorni scorsi, infatti, il candidato del Centro Maurizio Checchi ha lanciato il guanto di sfida al Plr Giorgio Gilardi, che al primo turno aveva conquistato la poltronissima.