Locarnese

Schede nel tritacarta ad Ascona, il caso torna al Tram

Il Tribunale federale ha stabilito che la competenza per verifiche e decisioni è del Tribunale cantonale amministrativo

Non si butta niente...
(Ti-Press)
2 maggio 2024
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Sarà il Tribunale amministrativo cantonale (Tram) a dover chiarire la vicenda delle schede di voto finite nel tritacarta ad Ascona in occasione delle elezioni comunali dello scorso 14 aprile. Lo ha deciso il 25 aprile il Tribunale federale, come anticipato dalla Rsi. Ricordiamo che lo stesso Tram, al quale erano giunti alcuni ricorsi per contestare la distruzione delle schede, aveva girato la questione ai giudici di Losanna per stabilire le competenze sulla vicenda. Ora la conferma: dev'essere l'istanza cantonale a occuparsene.

Nei diversi ricorsi si parla di una scheda tritata nella mattinata della domenica di voto, ma anche di altre schede distrutte il venerdì precedente. I dubbi su quanto avvenuto la domenica, in un primo tempo, erano stati manifestati all'Ufficio cantonale di accertamento tramite una segnalazione urgente, ma quest'ultimo che aveva deciso di convalidare il risultato, poiché nei verbali dell'Ufficio elettorale asconese non figurava alcuna osservazione o contestazione. Da qui i ricorsi al Tram che, oltre alla distruzione delle schede, contestano proprio il fatto che non ci sia stata verbalizzazione alcuna.

Ricordiamo che per gli Uffici elettorali comunali le regole sono chiare: le schede, anche se dubbie, non possono essere in nessun caso distrutte. Vanno separate dalle altre, indicate sul verbale e inviate all'Ufficio di spoglio cantonale per le valutazioni finali. Ma ciò non è avvenuto. Va altresì detto che ‘il Centro’ ad Ascona ha perso un terzo seggio in Municipio, andato al Plr che con quattro poltrone ha conquistato la maggioranza assoluta, per una manciata di voti, una scheda appunto.

Tra le richieste dei ricorsi al Tram, in via principale l’annullamento dell’esito della votazione per l’elezione del Municipio e, in via subordinata, l'accertamento dell'irregolarità della procedura preparatoria della votazione. Infine, l’ordine di conservare in un luogo sicuro tutto il materiale di voto relativo alle elezioni del Municipio e del Consiglio comunale di Ascona del 14 aprile.

Il Municipio, dal canto suo, nel corso della sua prima seduta della legislatura avrebbe già proceduto a verifiche, interpellando la propria cancelleria. Obiettivo: capire cosa è effettivamente successo sia nella domenica di voto, sia nel venerdì precedente. Non è dato sapere, tuttavia, con quali risultati poiché lo stesso Municipio non intende esprimersi fino al termine della procedura giudiziaria. È tuttavia ipotizzabile a questo punto che il Tram, nell'ambito degli accertamenti di sua competenza, chiederà al medesimo Esecutivo di fornire la documentazione relativa alle verifiche già eseguite.

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