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A Bellinzona sale la pressione sui Servizi sociali comunali

Nel Preventivo 2024 il dicastero registra il maggior aumento di spesa (+3,18 milioni). Potenziamento in vista per gli operatori di prossimità

(Ti-Press)
9 novembre 2023
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A Bellinzona l’offerta di servizi sociali conoscerà l’anno prossimo un aumento della spesa a carico delle casse comunali. Nel Preventivo 2024 presentato martedì, nel quale risulta un disavanzo record di 9,4 milioni, il Municipio descrive la situazione, le conseguenze e le misure che verranno adottate. Fra queste, nel campo della prevenzione, spicca il potenziamento degli operatori di prossimità cui sarà aggiunto un 70% all’unità a tempo pieno oggi occupata da due persone, così da “garantire una maggiore presenza sul territorio e riuscire a operare maggiormente nella fascia giovanile della popolazione, aspetto che nel medio termine si spera possa contribuire a limitare il ricorso a supporti sociali di varia natura”.

Nel complesso il Dicastero educazione, cultura, giovani e socialità registra nel 2024 l’incremento di spesa più cospicuo, rispetto agli altri dicasteri, con un +3,18 milioni (da 80,6 a 83,2, ossia un terzo dei 242 complessivi) così suddiviso: contributi al Cantone in ambito anziani e sociale +1,4 milioni, servizi sociali e Autorità regionale di protezione +0,26, scuole +0,65, eventi culturali +0,58, e clinica dentaria +0,28. Il fabbisogno netto (spese dedotti i ricavi) lievita di 2,65 milioni passando da 68,5 a 71,18 milioni su un totale di 116 milioni. Si tratta del dicastero “che richiede maggiore finanziamento tramite il prelievo delle imposte”; al suo interno “è l’ambito della socialità e giovani (attività in proprio e finanziamenti al Cantone) a richiedere il maggiore finanziamento. Oltre due terzi”.

‘Quadro tutt'altro che rassicurante’

Premette l’esecutivo inquadrando la situazione locale in quella internazionale: “Non appena superate le principali conseguenze negative legate alla pandemia è subentrata una nuova importante criticità che mette nuovamente sotto pressione le famiglie più fragili e il settore comunale che prende a carico queste situazioni”. Un elenco non esaustivo cita la guerra in Ucraina e il conseguente aumento generale dei costi di materie prime e dei generi di prima necessità, cui si somma il costante rincaro dei premi di cassa malati (che anche nel 2024 si conferma importante). Fattori che “influiscono negativamente sul potere d’acquisto di tutti incidendo in maniera importante sulla situazione delle persone già confrontate con una situazione finanziaria precaria”. Dettaglio importante: “Se a ciò si aggiungono le fragilità psicologiche che si fanno via via più evidenti nella società, il quadro che si prospetta è tutt’altro che rassicurante”.

Da qui la convinzione, ribadita dal Municipio, che sia “fondamentale cercare di agire nell’ambito della prevenzione” nel tentativo di “arginare la costante crescita di persone bisognose di supporto finanziario e sociale e tramite misure di protezione”. Infatti “se negli ultimi anni le conseguenze negative hanno potuto essere mitigate dalle misure messe in atto a livello federale e cantonale, nel 2023 si registra un crescente ricorso alle prestazioni assistenziali, con aumento delle relative spese”. Concretamente, nel P24 emerge un “cambiamento di rotta della tendenza registrata negli ultimi anni”. In soldoni, “aumentano le sollecitazioni cui il Servizio sociale in generale è confrontato” con sempre più persone indirizzate “sia su base volontaria, sia dopo l’intervento del servizio di prossimità”. Servizio che “sempre più spesso viene attivato in modalità ‘mordi e fuggi’: richieste all’ultimo minuto per situazioni al limite dell’insanabile (almeno per quanto attiene all’aspetto finanziario, che sovente si riflette su difficoltà sociali) per poi diradare il bisogno di supporto una volta risolto il problema originario”.

Le situazioni più problematiche

Tutto ciò – sottolinea il Municipio – genera un importante carico di lavoro nell’immediato, cui non fa seguito la possibilità di contribuire alla stabilizzazione della situazione. Fra le situazioni più ricorrenti citiamo disdette locative, sfratti imminenti che spesso riguardano famiglie con minori a carico, abuso di droghe e alcol, fragilità psichiche in particolare depressione. Nonché “pratiche di rifugiati con permessi B o F che passano al Servizio sociale comunale dopo il termine di 5-7 anni di seguito da parte del Soccorso operaio svizzero, con persone non ancora sufficientemente integrate e autonome”. In aumento sono pure le problematiche legate a solitudine, spesso in concomitanza con abuso di alcol e altre sostanze, o problematiche psichiatriche che si traducono in situazioni abitative gravemente degradate. E ancora: “In netto aumento le situazioni legate a indebitamento eccessivo, conseguenti a difficoltà di gestione finanziaria cui si aggiunge il peggioramento della situazione congiunturale”.


Ti-Press
Una presenza itinerante sempre molto apprezzata

Continuità a ‘The Social Truck’

Da qui, come detto, la necessità di rafforzare l’approccio preventivo potenziando il servizio di prossimità rivolto ai giovani. Anche perché “già al momento della sua creazione (ndr: due anni fa), era chiaro che una sola unità lavorativa, suddivisa su due teste, non sarebbe stata sufficiente a colmare il bisogno di una città di oltre 40'000 abitanti”. Restando sempre nel campo sociale e giovanile, considerata la “buona collaborazione instaurata con la Cooperativa Baobab” sempre il Municipio ha deciso di confermare il supporto al progetto ‘The Social Truck’, furgone itinerante nei quartieri che “s’intende garantire anche nel medio termine”. Questa iniziativa, unitamente al progetto ‘Una famiglia per una famiglia’ sviluppato e offerto in città dall’associazione L’Ora per un affiancamento pratico, “s’inserisce nella linea adottata e volta a promuovere il lavoro comunitario, di prossimità e preventivo”.

Il fabbisogno nei vari settori

Tornando alle cifre nude e crude, il Servizio sociale, giovani e famiglie vedrà aumentato il fabbisogno di 67mila franchi e le spese del personale di 95mila franchi, anche per potenziare di 0,5 unità il segretariato “da tempo sotto pressione”. Mentre il rafforzamento degli operatori di prossimità con 0,7 unità in più richiederà altri 44mila franchi. Nell’Arp il fabbisogno salirà di 47mila franchi e la spesa per il personale di 55’300 potenziando di 0,5 unità la squadra dei membri permanenti (professionista in ambito sociale, anziché, com’era previsto a P23, un giurista). Segnalato inoltre un aumento di interventi da parte dei delegati comunali a seguito del maggior volume di incarti gestiti dall’Arp per 19'000 franchi. Salgono di 97’500 franchi anche le spese per misure di protezione, in linea con il “trend di continuo aumento registrato in questi anni”.

Se i costi funerari ricadono sui Comuni

Lievitano infine di quasi 110mila franchi anche i contributi per l'assistenza sociale comunale: “Si tratta di un importante aumento delle spese assunte dal Comune per i costi funerari di cittadini indigenti. Tale crescita è legata a una recente decisione del Tribunale amministrativo cantonale che definisce l’obbligo di assunzione dei costi una volta accertata unicamente l’indigenza della persona defunta e indipendentemente dalla situazione finanziaria degli eredi. L’ente pubblico, secondo il Tram, dovrà poi farsi carico di avviare le necessarie azioni legali per far valere la possibilità di regresso nei confronti dei parenti benestanti”. Aspetto questo, conclude il Municipio, tuttora al vaglio dei servizi comunali considerando gli oneri amministrativi e non che tali azioni legali possono comportare, “soprattutto in assenza di indicazioni sulla situazione finanziaria dei parenti”.

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